Pane, olio e pomodoro la semplicità che fa bene
Alzila mano chi è andato all'estero e non ha sognato, almeno una volta, almeno un minuto, scrutando il menu del ristorante straniero, di trovarseli nel piatto. E alzi la mano chi non è tornato da un viaggio e non si è tuffato con voluttà e voracità su un piatto di spaghetti. Tutto questo – e molto altro – fa parte della dieta mediterranea, quell'unicità tutta italiana che ieri è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio immateriale dell'umanità. Insieme alla cucina francese, eterna rivale. Con i nostri vicini d'oltralpe abbiamo una concorrenza secolare che si riaccende di volta in volta quando si parla di vino, di formaggio, dell'eccellenza dei cuochi. Ma dalla nostra parte gioca un fattore che i francesi non riusciranno mai a toglierci: la dieta mediterranea è salutare. Perché è fatta di cibi semplici, pane, pasta, verdure, frutta, vino e formaggi. Singoli strumenti che diventano un'orchestra di sapori quando vengono diretti da un grande chef. E non c'è bisogno di ricette altisonanti, di insaporire fino all'estremo sfinimento del gusto le pietanze, di aggiungere in creazioni barocche salse su salse per stupire i commensali. Basta solo pensare alle nostre due «tavolozze» culinarie, la pasta e la pizza per vincere qualsiasi sfida. L'Italia delle mille tipicità, dei mille prodotti offre un patrimonio culinario ineguagliabile. Per varietà, per i sapori, per la semplicità. Quale altra cucina può passare con disinvoltura da un piatto di spaghetti con olio e pomodoro a una bistecca di chianina, dalle arance siciliane alla golosità del radicchio trevigiano? Ma la dieta mediterranea ha conquistato il mondo anche per il corretto equilibrio tra tutti i cibi, perché segue naturalmente la piramide alimentare, basta principalmente su frutta e carboidrati, che ormai tutti i medici consigliano. Un dieta che è nata nel cilento, terra povera ma che vanta una popolazione ultracentenaria. E se per seguirla dobbiamo «accontentarci» di pane, olio, pomodoro e pasta il sacrificio può anche essere piacevole. Alla faccia del foie gras.