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di GIGI MARZULLO Riz Ortolani, la musica è? La musica per me è la mia vita.

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All'etàdi quattro anni, mio padre mi ha regalato un violino e mi ha insegnato a leggere le note, a suonarlo. La musica fa sognare? Ah, sì! Fa sognare ma può anche danneggiare e influenzare, sia nel bene sia nel male. Pesaro, la sua città, le ha dato tanto le ha tolto quanto? La mia città mi ha dato tanto perché mi ha dato il conservatorio Rossini, di grande prestigio e con ottimi insegnanti. Non mi ha tolto nulla, mi ha donato l'amore per la musica. La colonna sonora di un film, quanto conta per il successo del film? Tutto dipende dal film. La colonna sonora può aiutare. Pupi Avati amico di una vita, perché? Lui mi ha scelto. Ha scelto la mia musica. E dal primo film siamo sempre stati in sintonia, perché con la sua educazione musicale capivo che ero un musicista, che potevo dare molto ai suoi film. È questa la cosa che ci ha sempre uniti. Catina Ranieri: sua moglie. L'unico vero grande amore della sua vita? Sì, perché è una persona che comprende di tutto e con la quale si può dialogare di tutto, afflitta da uno splendido complesso di superiorità. Quando scrive le sue musiche? Da giovane scrivevo durante la notte, col trascorrere del tempo sono passato al mattino presto. Spesso direttore d'orchestra... Per scelta, per caso, o per necessità? Per passione. La musica è la sua vita? La mia vita vive con la musica. Un padre severo? Sì, un padre severo per cercare di educare i figli nella maniera migliore. Un marito esemplare? Lo spero. Sì certo, nella mia lunga e bella vita, con Catina, non abbiamo mai fatto una discussione per gelosia. È l'Italia il più bel paese del mondo? In assoluto, senz'altro. È un sentimentale? Sì e no. Non lo so neanche io. Non nel senso smielato. E guai se non fossi un sentimentale. Sarebbe un peccato. È impulsivo? Sì, lo sono tanto. Mi fa ragionare solo Catina. Meglio ieri o meglio oggi? Meglio ieri, perché ero più giovane; meglio oggi, perché sono più saggio. È un padre buono? Sì. Un po' severo, ma tutto sommato fesso come tutti i padri. È un uomo affettuoso? Abbastanza. Un consiglio per un giovane musicista... Lo studio e la preparazione sono importantissimi: approfondire la conoscenza dei grandi musicisti. La colonna sonora alla quale è più legato? Sono più legato ai film per i quali ho potuto esprimermi con maggiore libertà di scrittura. Il film al quale è più legato? Ce ne sono diversi. Certamente "Mondo cane", che mi ha aperto le porte della cinematografia internazionale e ha costituito storicamente la prima nomination all'Oscar per un compositore cinematografico italiano. Ma anche il film "Anzio". La vecchiaia le fa paura? No, per il momento non ci penso. E la morte? La morte è indecente. Qual è la colonna sonora della sua vita? La Patetica di Cajkovskij.

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