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L'Auditel conta. Quando piace alla sinistra

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Fraseche ben si guardano dal pronunciare quando a fare onorevoli ascolti, ed è bene sottolineare la parola onorevoli, visto che di record non si tratta, è «Vieni via con me», il nuovo reality show social-politico con telepredicatori. Il programma di RaiTre, oltre ai buoni ascolti di lunedì, ieri è anche stato il più «cliccato» del sito Rai. «Vieni via con me» ha il titolo preso in prestito da una canzone di Paolo Conte, così come «Il grande fratello» lo ha sfilato ad un meraviglioso romanzo di Orwell. «Un posto al sole», la fiction, invece ha soffiato paro paro il titolo ad un memorabile film del '51. Qual è il segreto? Se si prende in prestito il titolo la trasmissione è già un po' famosa, insomma si parte avvantaggiati. Come quando un conduttore televisivo, magari noto perché difende la povera gente, si dà alla politica. Per lui è più facile vincere, perché è già conosciuto. Il gioco è lo stesso. Sviluppi imprevedibili a parte. A «Vieni via con me» sono arrivati: a) un presentatore, Fabio Fazio, in cerca di nuove esperienze. Se non ha big della portata di Tony Blair o Sergio Marchionne il suo Che tempo che fa non raggiunge ascolti esaltanti; b) uno scrittore, Roberto Saviano, al quale auguriamo di scrivere un libro di pari successo di «Gomorra», del 2006. Ma per il momento...; c) un comico, Roberto Benigni, che si porta sulle spalle il peso di essere, assieme a Laurence Olivier, l'unico attore ad aver vinto un Oscar avendo fatto nel film anche il regista. È difficile fare il bis. Si consola con le immancabili battute sul premier. Poi c'era Nichi Vendola, un politico bravo e di successo. Che molti vorrebbero leader della sinistra. E che per questo, al momento, nella vita politica, ha più problemi che soluzioni. Nel 2003 all'Isola dei Famosi Adriano Pappalardo si presentò quando ormai era una stella al tramonto. Il piccolo schermo fu galantuomo e a quel bravo cantante un po' dimenticato regalò 10 milioni di ascoltatori. La tv è diversa dal cinema, dal teatro, dalla letteratura, in tv «funzionano» alcuni personaggi, altri no. Così «Terra ribelle», con interpreti poco conosciuti (bravi però), può totalizzare 7 milioni 241 mila telespettatori e Pinocchio fa il botto con otto milioni di ascoltatori. Sono i meccanismi, facili e complessi al tempo stesso, dello show business. Perché di show business si tratta. Niente più.

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