di ROBERTA MARESCI Settecento euro per dormire a lavoro: li prende Phil Latam, 27 anni, inglese, che nella vita fa il testatore di sacchi a pelo.
Èvero: in Italia c'è chi viene pagato per contare i tombini di una città. E c'è chi prende lo stipendio per controllare questi signori. Così come a Santiago del Cile, Jaime Rascone di mestiere fa il «collaudatore di prostitute» che testa attraverso colloqui, test psicologici e book fotografici: dopo passa a farci l'amore, annotando se i gemiti sono «efficaci» o se le loro arti amatorie possono soddisfare ogni tipo di cliente. Sono finiti i tempi in cui da bambini ci chiedevano «cosa vuoi fare da grande»? E rispondevi: il pilota, la giornalista, la ballerina, lo chef. Se è vero che, come si dice, «qualcuno deve pur farlo», in questo periodo di crisi per sbarcare il lunario si aguzza l'ingegno. Nascono mestieri nuovi di zecca: come il «lettore a domicilio», che va forte in Irlanda. Mentre da noi le aziende cercano e non trovano. È il paradosso di un mercato del lavoro che offre tanti posti dove non si trovano addetti, in particolare nei mestieri tradizionali manuali. Per il 2011 ci sono delle professioni anti-crisi che nessuno vuole fare: ad esempio, i montatori di porte e finestre. Nel settore, dei 1500 posti di lavoro ricercati oltre otto su dieci restano senza un addetto. Ma anche un corso di qualifica professionale di panettiere può essere un ottimo investimento, per un ragazzo appena uscito dalle scuole medie. Avrà pochissima concorrenza e inizierà subito a lavorare, visto che il 40% delle offerte in questo tipo di mestiere non trova addetti qualificati. Non teme rivali anche il gelataio e il pasticcere: oltre il 30% dei posti resta vacante. Cifre simili anche per i sarti, dove la manodopera cinese (quando lavora in regola) riesce a dare un forte sostegno alle aziende italiane. Tralasciando la lista delle professioni che danno facilmente lavoro (estetisti, parrucchieri, baristi, camerieri, muratori e macellai), di mestieri strani ve n'è a bizzeffe. Ma mai quanto quello inventato dall'ONU: «tenere i rapporti con gli extraterrestri» Chi l'ha detto che in giro vogliono fare solo veline e calciatori? In Internet spopola il «surfer»: ricerca siti da segnalare e guadagna dai 700 euro in su. Siete estroversi? Potete fare gli «animatori di chat». Si tratta di stimolare la conversazione e moderare i toni degli utenti: stipendio 800-1000 euro al mese. C'è poi il «portatore di fiori al cimitero», che si occupa anche di accendere i ceri per chi non può. Che dire di chi offre il noleggio di colombe per cerimonie? Si guadagna da vivere anche il rumorista o l'annusatore alle prese con ascelle, pannolini, alito pesante e piedi. C'è penuria di «cacciatori di topi»: una società da Londra ha chiesto rinforzi all'Italia per arruolarne uno stuolo. Aumentano le richieste per «lavavetri acrobatici» (indicati sui grattacieli) e «velenisti». Si sta facendo strada il mestiere dell'assaggiatore: degusta olio di oliva, formaggi, salumi, vino, cioccolata, acqua, grappa e perfino caffè (coffèè educator). Dal «doll fashion designer» (professionista del guardaroba delle bambole) ai gigolò, dai creatori di nuove bandiere agli hi-chef, ossia esperti di cucina tecnologia in grado di fare accostamenti molecolari usando olio e azoto liquido, da chi progetta green roof (giardini sui tetti) a chi collauda condom, il portale Weird Worm ha stilato una classifica dei lavori più strani nella storia. Sul podio sono saliti i whipping boys, i dog whipper e i gymnasiarch. Nell'ordine: chi veniva picchiato al posto dei membri della famiglia reale nella Gran Bretagna del Seicento; le persone incaricate di malmenare i cani che abbaiavano o guaivano durante le celebrazioni religione in chiesa; quelli che nell'antica Grecia praticavano lo scrub agli atleti, prima e dopo le competizioni sportive.