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La legge Bacchelli va cancellata

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Èora di archiviare la legge Bacchelli. Quel sussidio che lo Stato, dal 1985, destina ai personaggi famosi caduti in disgrazia. Quando a chiedere il contributo è Franco Califano è proprio ora di dire basta. Spulciando tra i beneficiari e tra chi ha chiesto l'aiuto troviamo una serie di carneadi, almeno per il grande pubblico, e personaggi di spicco che dalla vita hanno avuto successo e soldi. Troviamo Duilio Loi, un grande pugile, campione mondiale, 126 combattimenti da professionista, di cui 115 vinti. Un mito negli anni '60. Poi cantanti come Bindi, Joe Sentieri. Un'attrice icona degli anni '50 come Alida Valli. Richieste sono state avanzate recentemente per Laura Antonelli, il sogno erotico per gli adolescenti degli anni '70. Ora arriva Califano. Va fatta una considerazione per tutti questi personaggi. Che abbiano guadagnato tanto nella vita non c'è dubbio. E se arrivano a chiedere un migliaio di euro di sussidio al mese, vuol dire che hanno disgregato tutto quanto guadagnato. Sono i rischi del successo, pensi di avere tutto a disposizione, sperperi, non curandoti del fatto che tutto questo da un momento all'altro può sparire. E resta la solitudine e il ricordo di una vita elegante e dispendiosa. Ma perché dovremmo commuoverci per questo? Perché dovremmo preoccuparci solo di arricchiti impoveriti? Perché altri non hanno diritto alla stessa solidarietà? Pensate a quanti professionisti, insegnanti, uomini delle forze dell'ordine si possono trovare nelle stesse condizioni? Perché devono assistere al fatto che per un cantante che comunque ha un introito di 1.600 euro al mese, c'è che si mobilita chiedendo un ulteriore sussidio? Ma quanti sono gli anziani che di pensione prendono ancora meno e che mai nella vita hanno avuto la possibilità di fare larghi guadagni? Tanti, tantissimi. Meritano almeno la stessa attenzione. Va bene la solidarietà, ma per tutti. E se non è possibile, allora, non ci possono essere privilegiati. Non è giusto. Nessuno deve sentirsi abbandonato. Ma nessun povero è migliore di altri.

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