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Guido Chiesa il mio film non è antisemita

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Tantopiù se le neuroscienze dicono che determina traumi che il bambino non dimenticherà». Lo rileva il regista Guido Chiesa, in merito alle critiche giunte da alcuni ambienti del mondo ebraico al suo ultimo film «Io sono con te», presentato al Festival del Cinema di Roma, in cui Gesù non viene circonciso per scelta della giovane madre. E la pratica della circoncisione, aggiunge, ha origine in pratiche sacrificali antiche come la civiltà egizia. «Rifiuto qualunque accusa di antisemitismo - dice ancora Chiesa - perché ho un profondo rispetto per la cultura ebraica. Purtroppo alcuni hanno ritenuto che il film è antisemita solo perchè non si parla bene degli ebrei. Ma alcuni aspetti sono sotto gli occhi di tutti». Il riferimento è a come nel film viene rappresentata la società ebraica del tempo, dove la donna e il bambino sono ancora soggetti ad un forte potere patriarcale e «maschilista», e allo stesso Antico Testamento, dove «il Dio buono - dice Chiesa - è ancora accompagnato dal Dio che chiede vendetta».

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