Artiste orientali, orchidee lungo il red carpet e tanta attesa per la passerella di stasera con il film d'apertura, «Last Night», con Keira Knightley e Eva Mendes.
Sulfronte della presenza in rosa ce ne sarà davvero per tutti i gusti: con Knightley e la Mendes, sono attese Marion Cotillard, Julianne Moore e Fanny Ardant. Sulle frontiere estreme del sesso, oltre a «Canal street Madam», documentario di Cameron Yates su una celebre prostituta di New Orleans in guerra contro la società benpensante, spicca il focus sul Giappone. Oggi l'omaggio ad Akira Kurosawa con la versione restaurata di «Rashomon» e poi (nei prossimi giorni) il film di Masato Ishioka, «Yoyocu in the Land of the Rising Sex» (scelto nella sezione Extra da Mario Sesti). Per Yoyochu, nome d'arte del patriarca del cinema nipponico per adulti, c'è il veto di parlare di pornografia, anche se ad ansimare sono uomini e donne nudi. Yoyochu, in passato yakuza votato alla malavita, vuole infatti applicare lo studio dell'eros al cinema ed è considerato nel suo Paese un guru del settore. In effetti, dando un'occhiata al documentario del porno-regista 72enne, emerge un'autentica passione conoscitiva: dalle tecniche più sofisticate dei massaggi all'ipnosi, fino alle migliori forme di rilassamento per raggiungere l'orgasmo perfetto. Per dare il massimo nel film, il regista ha peraltro scelto ragazze carine, ma non troppo, perché a suo parere le belle non si lasciano andare facilmente. Stasera, dopo la proiezione di «Last Night», il clou dell'inaugurazione del festival esplode al Maxxi con la serata a tema «L'impero dei segni», tra musica, videoinstallazioni, modelle Oiran (le cortigiane giapponesi) e buffet rigorosamente a base di sushi. Se il Boss Bruce Sprinsteen potrebbe arrivare a Roma alla vigilia della prima dell'atteso documentario in concorso a «L'altro cinema extra» («The promise: the making of Darkness on the edge of town» di Thom Zimny), oggi alle 18, in Sala Sinopoli ci sarà un altro grande evento: l'anteprima esclusiva di 20 minuti di «Tron Legacy», esordio alla regia di Joseph Kosinski con Jeff Bridges e Bruce Boxleitner. Continuano intanto gli omaggi italiani a Ugo Tognazzi (con «Ritratto di mio padre» della figlia Maria Sole) e a «La Dolce Vita» di Federico Fellini. Per l'occasione, la Polizia di Stato ha ieri partecipato all'evento presso l'Hotel Bernini Bristol di piazza Barberini: due i set cinematografici allestiti ai lati del red carpet del Palazzo Bernini ispirati alle divise e ai mezzi storici della Polizia. Mentre Medusa promette che agli Oscar 2011 sarà candidato anche il documentario «Dolce Vita Mambo» di Antonello Sarno. Tornano le «Winx» al Festival di Roma e stavolta in 3D (nella sezione Alice nella città) e poi in sala da venerdì, distribuite da Medusa con il titolo «Winx club 3D magica avventura». Per la serie televisiva di Iginio Staffi, che ha portato l'animazione made in Italy verso un successo planetario e in tutte le tv del mondo, compresa quella americana, la sfida della sala sarà ora decisiva.