Tiromancino "L'essenziale" (Deriva) A pensarlo si resta quasi interdetti, ma sono più di vent'anni che Federico Zampaglione lavora attorno al progetto dei suoi Tiromancino.
Uncompito mica da ridere, visto che il pop italiano da sempre viaggia su due direttrici ben distinte: il futile e l'mpegnato. Federico invece ci mette pathos, enfasi, brillantezza, o almeno ci prova. Non tutte le canzoni riescono ovviamente con il buco, ma nell'arco di una carriera sono più d'una le cose da ricordare. Ora - dopo una parentesi cinematografica - Zampaglione torna proponendo un album incentrato sulle chitarre (suo primo e vero amore) piuttosto che sul più caratteristico pianoforte. E "L'essenziale" risuona dei timbri inconfondibili dei Tiromancino, pescando qua e là l'intuizione giusta, come nella ballata "Esiste un posto", nella title-track impreziosita dalla tromba di Bobby Rodriguez, nella nervosa "L'inquietudine di esistere" (scritta e cantata con Fabri Fibra) o la dura "Migrantes" pensata con il padre Domenico. Un ritorno all'altezza. Voto 3 e mezzo/5