La soluzione? Sesso, ironia e qualche bugia
Giài miti greci e romani raccontavano quanto le metamorfosi, il mutamento di sembianze e i cambiamenti psicologici di dei, dee, uomini e donne, fossero conseguenti ad un incontro-scontro fra i due sessi. L'uomo, si sa, ha modi rozzi, è cinico, solitario, rude. Si mostra persino infastidito dalla presenza della donna, in genere romantica, vanitosa, chiacchierona. La relazione tra uomini e donne è complicata, soprattutto oggi: lui, appassionato di calcio e potere; lei, stanca di essere trascurata per le partite o il lavoro, si dà allo shopping sfrenato. Mentre si moltiplica il florilegio di uomini che infieriscono sulle donne. Nel calderone delle chiacchiere, c'è chi sostiene che i maschi non possono sopportare l'emancipazione delle femmine e il loro abbandono del ruolo tradizionale, tanto da essere accusate di aver scardinato l'ordine sociale. Ci sono teorie che credono in un voluto e predeterminato processo di regressione, per togliere alle donne i diritti della parità. E c'è chi caldeggia la tesi dell'uomo che uccide, non per maschilismo, ma per infantilismo tragico e delirio puerile. La ricetta per mettere un po' di pace tra i due sessi è allora un mix di bugie, tanta ironia e molto sesso. A riproporla è ora il regista Fausto Brizzi con una commedia divisa in due film: «Maschi contro femmine» (da mercoledì al cinema in 600 copie distribuite da 01) e «Femmine contro maschi» (film che uscirà a San Valentino con Medusa). Nel primo capitolo (che si apre con la frase di Troisi: «Un uomo e una donna sono le persone meno adatte per sposarsi»), in primo piano c'è il punto di vista maschile. Via, allora, a storie esilaranti (e un po' patetiche) di varia umanità. Con Fabio De Luigi che, impaurito dalla maternità della moglie (Lucia Ocone), la tradisce con la bella pallavolista. Mentre Chiara (Paola Cortellesi) e Diego (Alessandro Preziosi) sono due vicini di casa che si odiano: lei, infermiera, rigorosa ecologista, e lui, sciupafemmine incallito. Senza tralasciare l'amore lesbico di Marta (Chiara Francini) che s'innamora e seduce la donna del suo migliore amico (Vaporidis). Fino alle belle cinquantenni (Nancy Brilli e Carla Signoris) che ricorrono alla chirurgia plastica per riacquistare bellezza e sicurezza. Sull'eterna lotta tra maschi e femmine, Brizzi non ha dubbi: «Le cose non si possono cambiare più di tanto. Gli uomini credono di essere superiori alle femmine, ma anche queste pensano la stessa cosa dei maschi. Ad uscirne male stavolta sono gli uomini. D'altra parte, quando scrivevamo la sceneggiatura, io, Marco Martani, Massimiliano Bruno e Pulsatilla, capivamo quanto uomini e donne siano mondi lontani e ragionino in modo diverso. È come se si volesse mettere in comunicazione una presa Usb con una Scart: non possono collegarsi, è impossibile». Se lei è una rompiballe e lui un bastardo, il litigio è all'ordine del giorno, fin da quella prima mela sottratta dal Paradiso Terrestre. Qual è allora la soluzione? Ridere sì, ma anche evitare di cambiare il proprio partner, tentare invece di accettarlo, con tutti i difetti del caso. Mano ai portafogli signori uomini, per sedare con i regali le umoralità delle donne. Però alle signore toccherà non fingere l'orgasmo (tanto a loro non frega niente se godete!), imparare (almeno) il modulo di gioco nel calcio e tifare per la squadra del cuore. Quella del proprio lui, ovviamente.