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A Sanremo vogliono il test antidoping

Belen Rodriguez

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di CARLO ANTINI Il dado è tratto. La tempesta pure. Gianni Morandi non si nasconde più. Sul suo sito Internet ha fatto «outing»: il prossimo Sanremo è roba sua. Da atleta irriducibile qual è, ha subito pronta l'analogia sportiva: «Parto come un maratoneta che ha preso il pettorale - ha detto Morandi - però ci sono 42 chilometri e 195 metri e bisogna arrivare in fondo e cercare anche di fare una bella figura. Si sono sciolti gli ultimi dubbi. Sono felicissimo che la Rai abbia affidato a me e a Gianmarco Mazzi la conduzione e anche la direzione artistica del festival». Fin qui tutto bene. Ma il bello arriva quando il cantante di Monghidoro scioglie la riserva anche sul resto del cast e snocciola nomi e cognomi dei suoi compagni di viaggio: Belén Rodriguez, Elisabetta Canalis, Luca e Paolo delle Iene. Apriti cielo. La bella argentina, ex (?) di Fabrizio Corona fa subito saltare sulla sedia più d'una persona. Tra gli scheletri nel suo armadio c'è il presunto coinvolgimento nello scandalo cocaina delle discoteche milanesi. Un baluardo come il senatore Giovanardi non poteva non cogliere la palla al balzo. «Belén? Prima di condurre Sanremo accetti di fare il test - dichiara il senatore - Dimostri che con la droga non ha nulla a che fare. Sarebbe un bel segnale per i nostri giovani e l'Italia seria apprezzerebbe». Giovanardi ci va giù pesante e nel calderone ci butta dentro tutti. «Chi prende soldi dalla tv pubblica deve fare il test - prosegue - conduttori, giornalisti e presentatori. Tutti in fila a fare il test: senza guardare in faccia a nessuno, senza preoccuparmi di quanto guadagnano e di chi sono amici. E chi risulta positivo va in panchina. Subito in panchina. Altrimenti qualcuno mi dovrà spiegare perché un tennista che si droga non può più giocare e un conduttore può ancora condurre. Io dico se sei drogato, niente contratto». Un polverone che la metà basta. L'importante è che se ne parli. Forse anche per questo, a fare coppia fissa con Belén sarà l'italiana più paparazzata degli ultimi anni: Elisabetta Canalis, la donna nata come velina e cresciuta da promessa sposa dell'attore più desiderato del reame, George Clooney. Siamo certi che i telespettatori non perderanno l'opportunità di scoprire se il bel tenebroso accompagnerà la sua dolce metà anche sulla riviera ligure. D'altronde non è poi così lontano dalla villa di Laglio. Il tiro al festival è già iniziato. Che ci sia anche un po' di malcelata invidia? «Sanremo è un grande rischio - dice Max Giusti - soprattutto dopo Bonolis e la Clerici. La tv generalista è un rischio. Non vorrei essere nei panni di chi condurrà il festival. Io sono giovane e canto a casa». Ma come si dice: ognuno ha il suo prezzo. E su quello di Morandi sono già volati i primi schiaffi. Il compenso del presentatore è stato definito troppo alto e se n'è discusso al settimo piano di viale Mazzini. Mauro Mazza, direttore di Raiuno, taglia corto: «C'è pieno accordo da parte di tutti che lo hanno ritenuto pienamente compatibile e nell'ambito del budget aziendale». Se lo dice lui.

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