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MISS ADÈLE E L'ENIGMA DEL FARAONE, di Luc Besson, con Louise Bourgoin, Mathieu Almalric, Gilles Lellouche, Jean-Paul Rouve, Francia, 2010.

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Qualcheanno fa, rivolgendosi proprio ad una serie di favole che lui stesso aveva scritto per i bambini, ci aveva dato, ricorrendo anche all'animazione, "Arthur e il popolo dei Minimei", una fantasia colorata su un bambino che rimpiccioliva per entrare in un mondo altro. Adesso si rivolge addirittura ai fumetti scegliendo due delle nove storie scritte e disegnate a partire dai Settanta dal grande Jacques Tardi, uno dei più noti ed apprezzati esperti del settore, almeno in Francia. Protagonista di entrambe è la bella e intraprendente Adèle Blanc-Sec che in una storia se la vede con uno pterodattilo fatto magicamente sgusciar fuori dal suo uovo più che millenario e in un'altra si imbatte addirittura in mummie egizie risvegliate dal loro sonno in un museo e guidate da un Faraone cui Adèle vorrebbe affidare il compito di guarirle una sorella paralizzata da anni. Besson ce l'ha messa tutta per coniugare insieme l'avventura e la beffa, dando persino più spazi a questa seconda con cui prende di mira riti e costumi della Belle Époque (siamo a Parigi nel 1911), esibendo ministri sciocchi, poliziotti citrulli, scienziati pazzi, in una girandola di situazioni ora ansiose ora grottesche che, con molto gusto, ha collocato in cornici anni Venti pronte a sciorinare il bal-tabarin del Moulin Rouge accompagnato dagli incontri più impensati cui però la protagonista riesce sempre a far fronte perché nulla sembra intimorirla, neanche quando, in Egitto, dei banditi le tenderanno trappole all'ombra delle piramidi. Si può sorridere, e anche ridere, si accettano agevolmente le tensioni dell'avventura e, soprattutto, si è lieti di abbandonarsi a quei ritmi di racconto con cui Besson, del tutto padrone del mezzo cinema, è riuscito a portare sullo schermo tutte le cadenze, le svolte e gli accidenti dei fumetti. Senza mai un solo scompenso nel linguaggio. Al centro, come Adèle, c'è una bellissima esordiente, Louise Bourgoin, fino a ieri "miss mètèo" a Canal +. Il cinema le si addice, mi auguro che ci rimanga.

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