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Si è spenta Joan Sutherland «la voce del secolo»

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Èstata una delle più grandi protagoniste dell'opera nel Novecento. Nata il 7 novembre 1926 a Sydney, in Australia, ha avuto una carriera prestigiosa. Giusto 20 anni fa si era ritirata dalla scene ed era andata ad abitare in Svizzera, dove è morta «serenamente», come ha reso noto la famiglia. Accanto a lei, il marito Richard Bonynge, direttore d'orchestra, australiano come lei, da sempre suo mentore e il figlio Adam. Ha interpretato almeno 60 ruoli, si è avvalsa della regia di Zeffirelli, che le diede popolarità in Europa in una sola notte a 32 anni. Nel 1961 il debutto alla Scala riesumando la Beatrice di Tenda di Bellini; l'anno dopo, ancora a Milano, canta in «Les Huguenots» di Meyerbeer, con Franco Corelli, Giulietta Simionato, Nicolai Ghiaurov e Fiorenza Cossotto. E nella «Semiramide» di Rossini. E poi la Norma, uno dei ruoli magici per lei, interpretato per oltre 25 anni in tutti i teatri del mondo. La Sutherland è stata, secondo i critici, una «cantante di eccezionale statura. Sopraffina l'eleganza del canto». Negli anni '50 le cronache riportano una presunta rivalità con Maria Callas, mai confermata dalle dirette interessate. È stata grandiosa come Norma, Lucia, Traviata, Adriana Lecouvreur, Lucrezia Borgia. Luciano Pavarotti, che proprio lei contribuì a lanciare sulla scena internazionale, la defini «la voce del secolo». Tra le leggende quella secondo cui amava lavorare all'uncinetto in camerino, tra una scena e l'altra.

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