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Maria Giulia Pozzi Parola d'ordine, praticità.

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Figuriamocii capelli! La nuova «testa» per la stagione fredda del 2010 risponde ad un'unica necessità: la praticità. La vertiginosa routine e lo stress al quale tutti i giorni siamo sottoposte ci impone, infatti, di essere rapide nelle faccende strettamente personali anche se non dobbiamo mai essere trascurate. È con questo spirito che capelli corti, facili da asciugare, un po' spettinati sono al primo posto nella moda autunno-inverno. Per chi ha chiome più fluenti vanno bene anche acconciature ondulate o morbidamente raccolte. E se per gli abiti trionfano il rosso bordeaux, il senape ma soprattutto il color cammello, le nuances più adatte per i nostri capelli saranno il castano, da quello caldo, che ricorda il colore delle fronde degli alberi in autunno fino a quello più deciso delle castagne, e per chi può, l'intramontabile biondo platino della super diva di tutti i tempi: Marilyn Monroe. Naturalmente meglio evitare il fai da te e lasciarsi consigliare nella scelta della giusta tonalità e del taglio più adatto dai maestri delle forbici, gli hair stylist. A parlare con noi è il parrucchiere romano Roberto Carminati per Kemon, diventato ormai famoso come "coiffeur delle dive". Allora, un inverno «corto»? «Direi proprio di sì. È sempre trendy il carrè con la frangia lunga, o capelli lunghi che però sfiorano le spalle». Caschetto sbarazzino anche per una serata elegante? «Certo, con l'aiuto di un gel, accostiamo bene i capelli che così rimangono più composti». Cosa serve per fare il parrucchiere oltre a forbici e phon? «Tanta passione. Io sono nato con questo desiderio e fin da piccolo sognavo di pettinare le annunciatrici televisive». Lo ha mai fatto? «La prima volta che ho pettinato Rosanna Vaudetti credevo di svenire. Ho chiamato subito mia madre per dirglielo. Oggi, dopo 20 anni, oltre al mio salone storico in zona Talenti ne ho un altro nel quartiere Prati e uno a Londra, città che adoro». Come è diventato parrucchiere delle dive? «Ho lavorato per molte trasmissioni televisive curando lo stile di volti noti, dagli sportivi alle star internazionali. A Londra ho avuto tra le mani la testa di Charlize Theron, dell'ex Spice Girl Geri Halliwell, ho creato le famose basette di Hugh Grant...In Italia ho pettinato Victoria Silvstedt, ma anche rinnovato la testa di Antonella Clerici, Roberta Capua, Alessandra Martinez, Carmen Lasorella, tutte clienti storiche, Maria Grazia Cucinotta, Natalia Titova, ma anche di Massimo Rosolino...» Quale è stata la sua maggiore soddisfazione? «Rivoluzionare completamente look importanti, come il carré del Ministro delle pari opportunità Mara Carfagna, ma anche il cortissimo taglio della ex miss Italia Roberta Capua». Preferisce lavorare con le dive o con donne normali? «Pur essendo a contatto con persone del mondo dello spettacolo, non ho mai perso di vista le esigenze della donna comune. Sono stato il primo ad importare dall'America l'idea del parrucchiere self service. Una sorta di moda anticrisi che consente alle donne di recarsi in alcuni dei migliori saloni di bellezza con i propri prodotti e farsi la messa in piega osservati discretamente dai nostri occhi esperti, abbattendo i prezzi del servizio». Come si è evoluto questo lavoro negli anni? «Diciamo che aiutati dalla tecnologia, che anche in questo settore ha fatto passi da giganti, si riescono ad ottenere delle acconciature più estreme e durature rispetto a quelle di un tempo. Una delle ultime innovazioni del settore è il Collexia professional. Un asciugacapelli compatto, molto potente, che ha la possibilità di inserire all'interno del beccuccio, una pasticca con dei principi attivi (liscianti, anti-crespo o anti-rottura) che sciogliendosi a contatto con il calore penetrano nel capello». Tanta passione e nuove tecnologie per un'unica certezza: la donna per la sua testa non farà mai a meno del parrucchiere.

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