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«Alfonsina e la bici», questo il titolo del videoclip proiettato ieri sera in anteprima nazionale all'Auditorium Parco della musica per una serata con canzoni in bicicletta, reading e personaggi come Chris Carlsson, mente di Critical Mass, strumento di lotta adottato da ciclisti di tutto il mondo per rivendicare maggiore spazio per le biciclette. L'idea di base è che una massa di ciclisti può essere molto ingombrate e può farsi vedere molto bene. Si tratta infatti di pedalare tutti insieme per le vie della città. L'itinerario non è deciso in partenza, ma affidato all'estemporaneità di chi sta davanti. Il nome ha origini lontane. In Cina, che non è più il paradiso della bicicletta, può capitare che i ciclisti non riescano ad attraversare un incrocio privo di semaforo per colpa del traffico automobilistico. Solo quando si ammassa un sufficiente numero di ciclisti (una massa critica), le biciclette riescono ad interrompere il traffico automobilistico ad a passare, da qui il nome. L'evento (con ingresso libero a partire dalle 19.30) era riservato soprattutto a quanti amano pedalare. Agostino Ferrente, il co-fondatore dell'Orchestra di Piazza Vittorio che sta ora lavorando con Ugo Chiti alla scrittura della sua opera prima, è tornato sul set per un nuovo incontro tra musica e cinema. L'occasione è stata offerta dall'ironico e poetico videoclip della canzone dei Tetes de Bois «Alfonsina e la bici» (tratta dall'album «GoodBike», finalista al Premio Tenco 2010, come miglior album), scritta da Andrea Satta con musica dei Tetes de Bois e dedicata ad Alfonsina Strada, la ciclista ribelle che per prima sfidò il maschilismo sportivo partecipando, unica donna, al Giro d'Italia del 1924 e accumulando numerosi riconoscimenti internazionali. Molte, come è noto, le canzoni dedicate al Giro. Una di queste, nel 1951, chiedeva, «Ma dove vai bellezza in bicicletta ?» (Musica e parole di Giovanni D'Anzi e Marcello Marchesi) dedicata proprio ad Alfonsina. Quando, a primavera, per le strade passava il «Giro» tutti gridavano ai corridori: «Dai, dai, dai!» Ma se per caso passava pure una maschietta in bicicletta chiunque girava la testa per cantare «Ma dove vai bellezza in bicicletta». Il videoclip, ideato da Ferrente e Satta, diretto da Ferrente con la collaborazione di Paolo Scarfò (che ne ha curato anche la fotografia e il montaggio) e di Saskia Scorselo e Greta De Lazzaris, vede l'interpretazione dell'astrofisica Margherita Hack e di Luca Mascini degli «Assalti Frontali», oltre alla partecipazione straordinaria di Sergio Staino con Mario Benedetti (storico meccanico di Roberto Rossellini) e il sostegno della rete delle Ciclofficine popolari romane e Critical mass Italia. La serata all'Auditorium è stata poi arricchita da un reading di lettori, personaggi dello sport, della cultura e dello spettacolo, arrivati tutti rigorosamente in bicicletta. Ciascuno ha letto quindici righe dedicate alla bici.L'evento, ideato e diretto dai Têtes de Bois fa parte della Settimana europea della mobilità, che si svolgerà dal 7 al 10 ottobre a Zagarolo e Genazzano, con incontri, suoni, libri, spettacoli, conversazioni, laboratori, letture (nei luoghi di Stradarolo, festival raro, dove le arti si confondono).

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