Castellitto: io, giudice severo rispetto chi fatica per il cinema
Sarà il regista e attore Sergio Castellitto il neo presidente della Giuria del Festival Internazionale del Film di Roma, in programma nella Capitale dal 28 ottobre al 5 novembre. Al prestigioso incarico aveva prima rinunciato Giuseppe Tornatore, che, nel corso della Mostra del Cinema di Venezia, aveva anche spiegato si essere troppo impegnato con il suo nuovo film. L'organizzazione del festival ha intanto svelato i nomi di tutti i componenti della giuria: dalla giornalista e scrittrice Natalia Aspesi (Italia), Premio Pietro Bianchi per la critica cinematografica; al regista Ulu Grosbard (Stati Uniti-Belgio) che ha diretto lungometraggi fra cui «Innamorarsi» con Meryl Streep e «L'Assoluzione» con Robert De Niro; passando per lo scrittore Patrick McGrath (Regno Unito) autore dei bestseller «Follia» e «Spider»; fino al regista Edgar Reitz (Germania) che ha firmato la serie «Heimat»; e a Olga Sviblova (Russia) direttrice del Museo della Arti Multimediali di Mosca. I sei membri della giuria internazionale assegneranno alle pellicole in Concorso nella Selezione Ufficiale il Premio Marc'Aurelio per il miglior film, il Marc'Aurelio per la migliore attrice e il Marc'Aurelio per il migliore attore, oltre al Gran Premio della Giuria. Il presidente del Festival, Gian Luigi Rondi, ha espresso soddisfazione per l'adesione di Castellitto, «uno dei nostri più prestigiosi attori di cinema e di televisione - ha detto Rondi - attivo con successo anche all'estero e regista di film pluripremiati e molto apprezzati da critica e pubblico». Il divo, esploso nel firmamento internazionale con «Non ti muovere», dove ha diretto Penelope Cruz, ha dichiarato di essere «molto felice per questa proposta. Ringrazio Gian Luigi Rondi, Piera Detassis e tutti coloro che hanno pensato a me per questo incarico. Il Festival di Roma è cresciuto in questi anni in maniera sorprendente, diventando un luogo dove si vede e si parla di Cinema. La selezione dei film si annuncia molto interessante. La giuria è composta da straordinarie personalità e guidarla sarà un piacere e un vanto. Per quel che mi riguarda, conosco la fatica che fanno gli artisti nel comporre un'opera cinematografica, il mio primo intento sarà quello di giudicare il loro lavoro nel rispetto di questa fatica». L'attore, nella scorsa edizione del festival di Roma, era in concorso con il film «Alza la testa» diretto da Alessandro Angelini, nel ruolo di un padre proletario nel senso pasoliniano del termine, che vive in periferia e tira su il figlio da solo come fosse padre e madre insieme. Finché, dopo la perdita del figlio, va in cerca della persona che ha avuto il cuore del suo ragazzo e la trova nel posto più impensato.