Super Proietti dall'aureola alla truffa
È un sorprendente Gigi Proietti, per la prima volta nel ruolo di un santo, a interpretare, sul piccolo schermo di Raiuno, lunedì 20 e martedì 21 settembre, San Filippo Neri nella miniserie dal titolo «Preferisco il paradiso». La fiction racconta il personaggio di San Filippo in maniera divertente e non drammatica, grazie alle atmosfere da commedia rese alla perfezione dalla bravura di Proietti. Già dalle prime immagini si evidenzia la dignitosa ricostruzione storica degli ambienti, e della vita del santo, vissuto nel ‘500 a Roma. Il maggior pregio della fiction, oltre la credibilità dell'attore protagonista, è la gioiosa coralità della sceneggiatura che non ingessa il racconto nell'atmosfera drammatica e troppo religiosa propria delle altre biografie di santi realizzate in tv dalla Lux Vide di Bernabei. Per Proietti «è stato difficile interpretare un ruolo così distante dai miei tradizionali personaggi, sia per la fatica fisica dovuta alle riprese realizzate in luoghi scomodi, sia per l'impegno professionale necessario a non svilire il massaggio positivo, in un momento in cui si ha tanto bisogno di esempi di disponibilità verso il prossimo». Puntuale la regia di Giacomo Campiotti (al suo terzo santo televisivo, dopo Giuseppe Moscati e Suor Bachita). Appropriata la scelta delle location: Roma e provincia, al circo di Massenzio. Accanto alla tomba di Cecilia Metella sono ambientate le delicate scene corali di S. Filippo con i suoi bambini. Villa Parisi, a Frascati, è stata utilizzata per le scene delle catacombe (dove, dice Proietti, abbiamo lavorato anche per dodici ore consecutive). Nelle sale di Palazzo Farnese a Caprarola, sono state ricostruite le stanze del Vaticano. Si è girato poi nel parco di Veio e nella cittadina di Nepi. Nel cast, anche Francesco Salvi, Roberto Citran, l'ex Miss Italia Francesca Chillemi. Altro aspetto positivo della miniserie è l'aver mostrato come la società del cinquecento, in cui viveva il sacerdote denominato «il secondo apostolo di Roma», non si discosta molto da quella attuale: nonostante i secoli trascorsi, i vizi ed i pregi sono gli stessi. Ne è convinto lo stesso Proietti. L'attore che in tv ha ricoperto svariati ruoli, (indimenticabile Il commissario Rocca), ammette che l'aver interpretato un santo, proprio alla vigilia del suo settantesimo compleanno che cade a novembre prossimo, ha rappresentato un momento di intensa riflessione. Subito dopo, però, cambia registro professionale: «La prossima fiction di cui sarò protagonista, dal titolo “Il signore delle truffe” affronta il problema di chi compra casa e si ritrova senza la proprietà dell'appartamento». Da santo a truffatore? Proietti mantiene il mistero…