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Franz West

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Solo un buontempone come il sessantatreenne artista austriaco Franz West avrebbe potuto collocare in una delle piazze più belle di Roma, piazza di Pietra, quelle grottesche e sgraziate sculture a forma di meringa mal fatta o di cactus ridipinto poste su una piattaforma. Con tanto di cartello che dice: «È possibile sedersi sulla piattaforma e sulle sculture». Sì, le sculture di West, in alluminio smaltato, vanno toccate, palpate, mosse, cavalcate, perché l'artista immagina un rapporto attivo e vivo fra le sue opere e lo spettatore. Ieri il vernissage al Salotto 42 di piazza di Pietra. La sua arte vuol essere pubblica nel senso completo del termine. E così West definisce queste sculture «installazioni giocose per intenditori», sottolineando la loro essenza comica, amichevole ed intrigante. Anche se finora le reazioni dei passanti si dividono fra l'indifferenza e l'insulto sguaiato. E a dir la verità era forse meglio limitare l'omaggio romano a West alla sola Galleria Gagosian di via Crispi che da ieri e fino al 16 ottobre ospita la sua mostra intitolata «Roman Room». Si è accolti nell'atrio da due grandi sculture zuccherose ed informi che evocano nelle intenzioni dell'artista lo scontro finale fra Caino ed Abele. E in effetti c'è una tensione dinamica che dà l'idea di uno scontro più grottesco che tragico. Poi, nella magnifica sala ellittica, c'è la serie di opere intitolate «Echolalia» per fare riferimento a quel disturbo del linguaggio che consiste nel ripetere involontariamente, come un'eco, parole o frasi pronunciate da altre persone. Qui le forme più bizzarre e capricciose si ripercuotono da una scultura all'altra. E ognuna è sospesa in equilibrio precario su piedistalli di fortuna, fatti con secchi dell'immondizia, barattoli di vernice, valigie sovrapposte. Anche queste opere si possono toccare, ruotare oppure osservare comodamente su sedie e divanetti progettati dallo stesso West. Le sedie colorate, in particolare, sono forse le invenzioni più belle della mostra. Il divertimento giocoso comunicato da queste opere eccentriche e scherzose dimostra che Franz West si è messo definitivamente alle spalle gli anni in cui lavorava a fianco degli sconvolgenti Azionisti viennesi con le loro violente performance che arrivavano all'automutilazione. E sono lontani anche gli anni in cui l'artista austriaco disseminava per le strade di Vienna sedie e panchine realizzate con fogli metallici che nascondevano la trappola di angoli taglienti. Ora West desidera che ogni visitatore dia una bella pacca confidenziale sulle spalle delle sue sculture e poi ci si sieda sopra come se fossero mobili stravaganti per arredare un'intera città. Ma chissà se sarà proprio questa la reazione dei passanti e dei visitatori nei prossimi giorni.

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