Dal 16 al 19 settembre, Benedetto XVI sarà in Inghilterra.
Cambiapoco rispetto al programma, che sarà più o meno quello usuale dei viaggi del pontefice, compreso un incontro con le altre religioni e un incontro privato con Rowan Williams, primate della Chiesa d'Inghilterra. Ma cambia molto nella sostanza del viaggio, e nel peso diplomatico che questo viaggio avrà. Un peso che si leggerà nell'incontro del 17 settembre con le autorità civili a Westminster Hall, dove tutti andranno ad ascoltare il messaggio di Benedetto XVI, mentre il rischio di proteste pubbliche sembra ormai ridotto al minimo. Centro del viaggio del Santo Padre sarà la beatificazione del cardinal John Henry Newman. Anglicano poi convertitosi, Newman fu definito da Paolo VI "il padre assente del Concilio", e il suo lavoro ha l'ammirazione di Benedetto XVI. Un'ammirazione che fu palpabile in un articolo sull'Osservatore Romano del 15 maggio 2005, e che è stata resa più concreta dalla nomina ad officiale della Congregazione della Dottrina della Fede di Hermann Geissler, che si avvia a diventare il primo vescovo della famiglia spirituale "L'Opera", la quale ha dato vita al Centro Internazionale Amici di John Henry Newman. La beatificazione - eccezionalmente officiata dallo stesso Pontefice - potrebbe creare polemiche da parte della Chiesa anglicana, come altre polemiche potrebbero essere create dalla scelta (più che probabile) di calendarizzare la memoria di Newman al 9 ottobre, giorno della sua conversione. Ma è anche vero che i rapporti con gli anglicani non sono tesi come potrebbe sembrare. Tanto che l'incontro con la regina d'Inghilterra avverrà in Scozia, ad Edimburgo, già il 16 settembre. Una scelta di protocollo da parte della Regina: la Scozia è l'unico Paese del Regno Unito in cui non possiede il titolo di capo della Chiesa d'Inghilterra. E' chiaro che il tono dell'incontro assumerà tutto un altro livello. Benedetto XVI va in Inghilterra in visita di Stato, e non in visita pastorale, una novità assoluta, nata sembra su proposta al Papa dalla stessa regina d'Inghilterra, durante la sua ormai celebre visita in Vaticano. I rapporti tra la Santa Sede e la perfida Albione non sono poi così freddi. E la beatificazione di Newman, alla lunga, potrebbe rappresentare il segno di una nuova comunione tra mondo anglicano e cattolico. E' molto probabile che il Papa ribadisca i punti fondamentali del suo Magistero nell'incontro di Westminster. Punti che ha sottolineato ieri, in una lettera indirizzata a Walter Jurgen Schmid, nuovo ambasciatore di Germania presso la Santa Sede. Lettera nella quale il Papa ribadisce il suo no a iniziative legislative che costruiscano "modelli alternativi" del matrimonio tra uomo e donna. Una lettera che, letta in controluce, racconta la rivoluzione silenziosa della Germania. Una nazione dove in molti si professano non credenti per non pagare la tassa sulla fede, molto ingente in Germania, mentre la stessa Cdu (la "Dc" tedesca) ha da tempo aperto a leggi favorevoli alle coppie di fatto e alle Unioni gay, e un recente pronunciamento dell'Alta Corte di Karlsruhe ha stabilito che le coppie omosessuali debbano avere gli stessi diritti delle coppie eterosessuali sposate in materia di eredità. Benedetto XVI scrive a Schmid che "la Chiesa vede con preoccupazione il crescente tentativo di eliminare il concetto cristiano di matrimonio e famiglia dalla coscienza della società. Il matrimonio si manifesta come unione duratura d'amore tra un uomo e una donna, che è sempre tesa anche alla trasmissione della vita umana". Il Papa chiede anche di vigilare sull'uso delle biotecnologie, per capire "fin dove questi metodi possono fungere d'aiuto" e dove invece "sono manipolazione". "Quando - scrive il Papa - una volta si incomincia a distinguere (e spesso ciò accade già nel seno materno) tra vita degna e indegna di vivere, non sarà risparmiata nessun altra fase della vita, ancor meno l'anzianità e l'infermità".