Padre Pansa, quanti premi ha ricevuto fino ad oggi? «Un altro solo, più di dieci anni fa, qui in Abruzzo».
Forseperché è rischioso. Io vado a intercettare interessi forti, il traffico internazionale di droga, l'abbattimento delle foreste da parte delle multinazionali. Hanno tentato di fare fuori me, così come avvenne tre anni fa con suor Dorothy. Ecco, per questo preferiscono non immischiarsi. O forse perché non sono al corrente delle mie battaglie». Lei ha 79 anni, quando ripartirà per il Brasile? «Presto. Aspetto solo la comunicazione da parte dei giudici brasiliani, della Commissione Pontificia di giustizia e pace. Il presupposto della mia richiesta di indennizzo alla fabbrica Nufarm, che produce il cosiddetto "agente arancio", un prodotto chimico che avvelena l'ambiente e la salute della gente brasiliana. E non solo». Padre Angelo Pansa, bergamasco, missionario, è un vulcano. L'edizione 2010 del Premio Scanno (fondato nel 1975 da Riccardo Tanturri, tra i più fieri intellettuali abruzzesi) gli ha assegnato il riconoscimento per la sezione ecologia. Alla congregazione dei Missionari Saveriani di Desio lo chiamano «il piantagrane». Per tre volte l'hanno dovuto richiamare in Italia per salvargli la vita. L'ultima nel 1997, quando lasciò in fretta e furia la città di Abaitetuba perché cinque sicari stavano per farlo fuori. Questo ecologista di frontiera, anzi in trincea, in cinque anni ha riforestato la fascia di territorio che circonda il parco Xindù: seimila volontani hanno messo a dimora sei milioni di giovani piante. Il motto di Pansa è «quando sarà tagliato l'ultimo albero il cielo ci cadrà in testa». Per questo macina ogni mese centinaia di chilometri attraverso improbabili piste amazzoniche, dorme in macchina o in qualche capanna dei villaggi indigeni. Questa mattina nella piazza del più verde paese dell'Abruzzo, sullo sfondo dell'Anfiteatro, padre Pansa sarà premiato con (tra gli altri) Massimo Valerio Manfredi (sezione letteratura, il suo libro è «Archanes», Mondadori), Vittorio Antonellini (Musica), Enzo Giustino (Economia), Natalino Irti (Diritto), Giuseppe Trieste (presidente di Fiaba, Fondo Italiano per l'Abbattimento delle Barriere Archittoniche, che riceve il riconoscimento per i Valori).