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Se sogno e realtà sono uguali

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Salem.La città delle streghe, che streghe non erano. Altre donne oggi invece si definiscono tali. L'anziana Eva era una strega? Preparava infusi e sapeva leggere bene il pizzo, come la giovane Towner. Passo dopo passo si entra nell'universo de «La lettrice bugiarda» (Garzanti, prima edizione Elefanti Bestseller 2010), romanzo di Brunonia Barry. Un giorno la vecchia signora scompare. Immediato il soccorso di Towner. Lei “sente” che Eva deve essere ancora nella vecchia casa sull'isola. Quella donna che le ha fatto da madre e l'ha sempre capita più di quella biologica, May. La ricerca finisce presto: Eva è annegata. La storia procede molto lentamente tra passato e presente. Spesso si guarda con gli occhi di Towner, che ricorda la scomparsa della gemella Lyndley l'ultima volta che ha letto il pizzo, la sua pazzia, l'ospedale. All'improvviso sgorga nella storia una sorta di flusso di coscienza dai ricordi di Towner, che sa leggere nel pensiero ma non nella mente del detective Rafferty. La protagonista parla al presente mentre la storia va avanti quasi in tempo reale. Intanto vede e ascolta la voce della defunta Eva, il cui testamento la obbliga moralmente a restare a Salem. Poi un'altra ragazza scompare e la trama s'infittisce, fino al finale inaspettato.

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