Vai col tango

LorenzoTozzi Negli ultimi anni a Roma il tango ha fatto passi da gigante. La Città eterna può dirsi ormai, non meno di Parigi o Berlino, capitale europea del tango. Ad esserne conquistati non sono solo gli spettatori, ma miriadi di adepti impegnati in decine di corsi. Spesso erano passati a Roma i big del tango, come Miguel Angel Zotto, ma mai si erano realizzate tante iniziative sinergiche intorno alla popolare danza sudamericana come in questo momento. Alla storia del tango, questo «cittadino del mondo» come lo ha voluto definito Elisa Vaccarino in una recente monografia, giustamente riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità, sarà consacrato lo spettacolo (2 novembre) che Eleonora Cassano e la Fundacion Julio Bocca porteranno al Sistina, mentre Giancarlo Sepe ha firmato un musical dal titolo Napuletango che sarà di scena all'Eliseo dal 12 ottobre. Fulcro di tanto interesse il Festival Buenos Aires Tango ospitato in questi giorni al Parco della Musica, non solo una serie di spettacoli e di concerti ad esplorare l'universo complesso del tango (musica, canto e danza), ma una vera e propria full immersion con esibizioni gratuite a tarda notte nella cavea e lezioni per i più ardimentosi. La temperatura della rassegna era avvertibile sin dall'inaugurazione di mercoledì con l'Orquesta El Arranque e i bandeneonisti ospiti Julio Pane e Daniel Binelli, compagno d'arte di Piazzolla. Stasera invece il Quartetto Andrés Linetzky accanto alla faccia «da sala» del tango mostrerà anche quella teatrale grazie alla voce di Ariel Ardit ed alle danze di Ezequiel y Geraldine e dei campioni mondiali José y Melody. Curiosità desterà l'innesto della tradizione tanghera sul filone del jazz con il concerto di domani con il trombettista Enrico Rava ed il suo New Quintet in sinergia con il noto bandeneonista Nestor Marconi. Una rilettura più moderna offre Sin pecado concepido (lunedì e martedì) uno spettacolo che racconta la Buenos Aires di oggi grazie al cantor Aurelio Marin. Ancora attualità col quartetto di Esteban Morgado in Vamos que venimos e Milongueros (da giovedì 16 al 18) Nel Teatro Studio si ricostruiranno anche le atmosfere intime del Club de tango con milonghe e cafè concerto. Immancabile il gran finale (gratuito) domenica 19 con una vera e propria maratona di tango (dalle 19) con i primi rudimenti destinati ai neofiti ed il coinvolgimento di artisti e presenti in un'orgia tanghereccia al calor bianco. Una full immersion per tutte le età gradita ad intenditori e semplici appassionati.