«Boiata pazzesca da quando la fanno i sinistresi»
.Stessa staffilata liberatoria Paolo Villaggio l'ha vibrata ieri appena sbarcato al Lido. Si proiettava «Fracchia la belva umana» di Neri Parenti, nell'omaggio che il festival di Müller s'è degnato di fare al cinema comico italiano, il più snobbato dalla kermesse per cinefili trinariciuti. E Paolo «Papalla», arrivato in caftano, giacca color crema e scarpe da ginnastica tinte di oro, non ha perso l'occasione per sfogarsi. «Questa Mostra è triste, è la continua rappresentazione dei malefici dei potenti per un pubblico già depresso dalla tv dove vedi Berlusconi con i tacchi mascherati e capelli imbarazzanti, Bossi che sembra più di là che di qua, Casini e Di Pietro sempre incazzati», ha esordito dandole a destra e a sinistra, tanto per non sbagliare. Ma il graffio vero, quello «di cuore» è venuto subito dopo. Venezia «è una rottura da quando l'hanno presa in mano i sinistresi, e lo dice uno che è stato militante, più a sinistra del partito comunista cinese». Magari il Cav lo ingaggia subito per «Scherzi a parte»...