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Fiorini: "La Lega ci ha proprio rotto"

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Lando Fiorini

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Ce l'ha con i milanesi che attaccano Roma. E visto che si chiama Lando Fiorini ha più di una voce in capitolo. Alla vigilia del concerto di stasera a Turania, vicino Rieti, il cantattore vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «La vera Roma non è coatta. Ora la Lega ci ha proprio rotto». Lando Fiorini, perché ce l'ha ancora con Milano e coi milanesi? Perché questi della Lega non si sopportano più. Dopo i miei recenti scontri, ho sentito altri leghisti parlare male della romanità. Ma Roma non è affatto coatta. Da cosa nasce l'ostilità? Dal fatto che non capiscono qual è il vero romano. Certo che col «Calippo e 'na bira» non ci facciamo una bella figura. Il vero romano, però, è come Fabrizi e Proietti e mi ci metto dentro pure io. Allora è un problema politico? Certo. Aridatece Togliatti, De Gasperi e Almirante. Ma questi che parlano tanto, rubano pure loro. Guardate un po' quello che stanno facendo. Qui fanno tutti come i calciatori: vogliono venire a Roma e poi non se ne vanno più. Stasera è in concerto in provincia di Rieti con «Roma amore mio». Da cosa nasce il grande seguito che ha la canzone romana? La canzone romana è sempreverde. Il problema è che mancano i ricambi. Da quando se n'è andata Gabriella Ferri è rimasto un vuoto. Mi manca tanto. Nello show di stasera ci saranno anche omaggi ai grandi del passato. Perché ha deciso di dedicarsi all'amarcord? Perché in Italia i grandi vengono trattati a pesci in faccia. Solo dopo la morte gli si dà quello che meritano. Leggerò una poesia su Anna Magnani e la lettera che ho scritto ad Aldo Fabrizi. Senza dimenticare Alberto Sordi, al quale dedicherò «E va' (te c'hanno mai mandato a quel paese)». La tournée estiva è ancora in corso. Sta già pensando agli appuntamenti invernali del Puff? Altro che. È tutto pronto. Quest'anno ci divertiremo con «Sfracelli d'Italia» che debutterà a metà settembre. Già il titolo è tutto un programma. Se reggo, anche quest'anno voglio arrivare alla meta delle 170 repliche. Dopo tanti anni di onorata carriera qual è il segreto del Puff? Non diamo fregature. E chiunque viene, poi esce contento. Ci ho sempre messo dentro la vita».

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