Riflettori sul Lido
Si risvegliano i leoni, dopo un torpore lungo un anno, per incidere gli ultimi ritocchi alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia che si inaugurerà domani, ma già oggi arrivano le star e i cinefili possono appassionarsi alle prime proiezioni. Si parte con l'omaggio a «Vittorio racconta Gassman - Una vita da mattatore» di Giancarlo Scarchilli, mentre le Giornate degli Autori aprono con «The Happy Poet» di Paul Gordon, «The Accordion» di Jafar Panahi, passando per «Le bruit des Glacons» di Bertrand Blier e «La vida de los peces» di Matìas Bize. Se i cinefili godranno per i tanti bei film in programmazione, rimarranno invece delusi i mondani, visto che la Mostra comincia domani sera nel segno della sobrietà: non più la magica festa sulla spiaggia dell'Excelsior, tra fuochi d'artificio, champagne e trionfi di ostriche, ma un piccolo cocktail (nemmeno rinforzato) all'interno dell'hotel. Nel rispetto della crisi che ha visto scendere il budget del festival lagunare dai 12 milioni e 700 mila a 12 milioni secchi. Non mancheranno però i party esclusivi, cene nei palazzi e divi, in maggioranza italiani, contornati dal bel mondo culturale. I vertici del ministero dei Beni Culturali sbarcheranno sul Lido venerdì, in occasione del 60esimo anniversario della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali. Alla cerimonia verrà consegnato il premio Action for Women alla produttrice e regista del film di coproduzione italo-bulgara «Good-bye Mama». Sceneggiatrice, protagonista, oltre che regista esordiente e produttrice, è l'attrice bulgara Dragomira Boneva, ben nota in Italia con lo pseudonimo di Michelle Bonev, per una sua partecipazione molto discussa al dopo-festival di Sanremo del 2003: era opinionista, poi interprete di alcune serie tv in Rai e, quindi, citata nelle intercettazioni (pubblicate) dell'ex direttore di Rai Fiction Agostino Saccà. Stavolta, la neoregista racconta nel suo film un difficile rapporto tra madre e figlia. Ma i riflettori sono tutti puntati sulla pellicola che inaugurerà domani sera la Mostra: «Black Swan» di Darren Aronofsky - tra gli altri - porterà in laguna Natalie Portman, Wynona Ryder e Vincent Cassel, probabilmente accompagnato dalla splendida consorte Monica Bellucci. Tutto il cast sarà festeggiato in quella Sala Stucchi dell'Excelsior dove Sergio Leone girò la scena di «C'era una volta in America», quando il mitico Robert De Niro portò a cena il suo grande amore, interpretato da Elizabeth McGovern. Ad animare la serata ci saranno anche Jessica Alba e Michelle Rodriguez, coppia sexy di «Machete», fuori concorso nella sezione Mezzanotte. Se per il primo film italiano in concorso, «La pecora nera» di Ascanio Celestini (in programma giovedì) non sono previste feste perché il regista non ama la mondanità, la sera stessa ci penseranno Valeria Golino (forse affiancata dal bellissimo Riccardo Scamarcio), con Fabrizio Gifuni e Luisa Ranieri, a presenziare la cena alla Villa degli Autori per «L'amore buio» di Antonio Capuano. La grande attesa (nella prima settimana della Mostra) si giocherà tutta venerdì. A cominciare dall'ambitissima festa per «Somewhere» di Sofia Coppola: non arriverà (purtroppo) Benicio Del Toro ma Stephen Dorff, la giovane attrice rivelazione Elle Fleming (sorella della più famosa Dakota), oltre al cast italiano in cui figurano Simona Ventura, Laura Chiatti, Valeria Marini e Nino Frassica. Venerdì sarà pure dedicato alla consegna del Leone d'oro al leggendario John Woo, per cui la Biennnale organizza una cena privata, top secret, alla quale parteciperà Michelle Yeoh con il suo fidanzato Jean Todt, ex amministratore delegato della Ferrai. E per finire, al Casinò di Venezia (sempre venerdì) è in programma una serata di raccolta di fondi a sostegno delle attività della Robert F. Kennedy Foundation of Europe, con la presenza di Kerry Kennedy, figlia di Robert e presidente onorario della fondazione. Venerdì 3 settembre è anche il giorno in cui il Lido sarà invaso da attori e registi italiani, Toni Servillo, la bella e brava Donatella Finocchiaro (a Venezia con il film di Marco Bellocchio «Sorelle mai» e con quello di Roberta Torre «I baci mai dati»). Ma il tappeto rosso più affollato per il made in Italy sarà quello di «Noi credevamo» di Mario Martone (il film in concorso più lungo della Mostra con le sue 3 ore e 24 minuti) dedicato al Risorgimento italiano, con un cast ricchissimo, tra Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Luca Zingaretti, Edoardo Natoli e Luigi Pisani che brinderanno poi (la sera del 7 settembre) nel suggestivo Chiostro di San Niccolò con il co-sceneggiatore Giancarlo De Cataldo. Si chiuderà in bellezza con «La solitudine dei numeri primi» di Saverio Costanzo, interpretato dall'eterea Alba Rohrwacher. Attesa anche Isabella Rossellini (appena eletta presidente della giuria della Berlinale 2011) per la «Passione» di Carlo Mazzacurati (in concorso), con Kasia Smutniak, Cristiana Capotondi, Silvio Orlano e Corrado Guzzanti. Gran finale il 10 settembre (alla vigilia della premiazione) con Paul Giamatti e Dustin Hoffman all'Harry's Bar di Venezia dopo la proiezione de «La versione di Barney». Mentre Diego Della Valle offrirà la cena a Palazzo Papadopoli in onore di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, vincitori del Premio Bianchi.