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Nuovo caso in riva al molo

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Unodei personaggi più riusciti di Anne Perry, specialista del romanzo vittoriano, torna in casa Fanucci. Lo fa entrando dalla porta principale della casa editrice romana, nota al pubblico della fantascienza per le tante testate pubblicate da papà Fanucci. Monk non ha fatto in tempo a metter piede nella polizia fluviale del Tamigi che già ha catturato Jericho Philipps, indiziato numero uno nel brutale omicidio di «Fig» Figgis, abituato a scavare nella fanghiglia del principale fiume di Londra alla ricerca di oggetti di valore smarriti. Eppure una serie di dubbi sulla correttezza dell'operato della polizia mandano in fumo l'impresa. Monk non molla: qualcosa gli dice che Philipps ha messo il naso anche in un giro di prostituzione minorile. Ma l'intuizione gli fa scoprire che la società civile nasconde depravazioni che vanno oltre i peggiori sospetti. Se Dickens avesse scritto crime fiction, «Assassinio sul molo» sarebbe stata una delle sue opere migliori. D'altronde i thriller sono di casa per Anne Perry, condannata il 29 agosto 1954 per aver ucciso a colpi di pietra la madre dell'amica intima Pauline Parker, confidando nel suo aiuto. Oggi per tagliare i ponti con il passato Juliet Hulme usa lo pseudonimo Anne Perry, e s'è messa a scrivere romanzi gialli nei quali due ispettori (Monk e Thomas Pitt) esplorano questioni etiche e sociali. Il suo sbarco in carne e ossa in Italia è atteso al Festival di Mantova, il 9 settembre, al Conservatorio di Musica Campiani; presentata da Marcello Fois (ore 16).

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