Franco & Ciccio conquistano Venezia

Ma far ridere è veramente più difficile che far piangere? Evidentemente sì, visto che i grandi comici si contano sulla punta delle dita. Nonostante questo i signori della risata si sono sempre trovati a fare i conti con una critica un po' supponente che, di solito, li boccia senza pietà. Cerca di mettere una «toppa» a questa situazione la Mostra del Cinema di Venezia, che prenderà il via il primo settembre. Le commedie hanno conquistato la blasonatissima manifestazione che, quest'anno, dedica loro «La situazione comica», un'intera sezione nella quale spiccano film del passato e del presente amatissimi dal pubblico e un po' maltrattati da critici con la puzza sotto al naso. «La situazione comica» sfoggia la presenza di «personaggioni» come Carlo Verdone, Lino Banfi, Paolo Villaggio, Christian De Sica, i fratelli Vanzina, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Renato Pozzetto, Lando Buzzanca. Tra i tanti film presentati una vera chicca: la pellicola che lanciò il duo comico più prolifico e ricco del cinema italiano: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Il film è del '61, s'intitola «L'onorata società» ed è un'assoluta novità per il grande pubblico (ovviamente non per i cinefili), in quanto dopo la sua realizzazione si è «perduto». Non è quasi mai stato riproiettato o trasmesso in tv. Viene ora proposto dopo l'attento restauro del Centro Sperimentale di Cinematografia. Il film ha una storia avventurosa: lo volle Domenico Modugno, allora famoso attore e cantante, che decise di investire un po' di soldi, in qualità di produttore, su due comici che, secondo lui, avevano un grande futuro: appunto Franco e Ciccio. Chiese di scrivere un film per loro, e di dirigerlo, ad un giovane promettente: Riccardo Pazzaglia. L'umorista che poi inventerà il «brodo primordiale» e i «separati in casa» si mise al lavoro ad una condizione: che nel film apparisse anche Modugno. «E che solo io?» rispose il grande Mimmo. E reclutò, come attore, anche Vittorio De Sica. Nacque così «L'onorata società» una bella commedia satirica sulla mafia. Un film divertente, sì, ma anche complesso e profondo. Il set fu funestato da una disavventura: prima di girare Modugno si ruppe una gamba. Niente paura, il vulcanico Pazzaglia in quattro e quattr'otto riscrisse la sua parte adattandola ad una persona con una gamba ingessata. Il film fu un fantastico trampolino per Franco e Ciccio che, nella carriera, realizzeranno insieme più di 130 film. Ma, in verità, mai più nessuno bello come il primo.