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A Roma protagonista la commedia all'italiana

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Sta«scaldando i motori» il Festival Internazionale del Film di Roma che, quest'anno, per la quinta edizione, dà appuntamento dal 28 ottobre al 5 novembre all'Auditorium firmato da Renzo Piano. Tra le iniziative dell'ormai classica manifestazione che vede al timone Gian Luigi Rondi ci sarà una forte presenza del grande cinema italiano, con una particolare preferenza per la commedia. Il Festival, per volere proprio di Rondi, celebrerà con un premio ufficiale, il prestigioso Marc'Aurelio d'Oro, la memoria della sceneggiatrice Suso Cecchi d'Amico, recentamente scomparsa. Sarà Mario Monicelli a consegnare la statuetta ai figli dell'autrice che ha scritto, per oltre mezzo secolo, le pagine più belle del cinema italiano. Suso Cecchi D'Amico sarà ricordata poi da Alessandra Levantesi che, insieme con il marito, il compianto Tullio Kezich, aveva dedicato a lei un libro: «Una dinastia italiana». Ci sarà anche un confronto fra le più note sceneggiatrici italiane per illustrare il valore dell'eredità ricevuta da chi, con geniale autorevolezza, le ha precedute. Omaggio speciale ad un altro grande del nostro cinema: Ugo Tognazzi. A vent'anni esatti dalla scomparsa dell'attore, avvenuta il 27 ottobre 1990, il Festival celebra i suoi geniali personaggi con delle «pillole», poi con il documentario di Maria Sole Tognazzi, «Ritratto di mio padre». Oltre a questo, sarà presentato il nuovo film di Ricky Tognazzi: «Il padre e lo straniero». Per tutto il Festival la figura di Ugo Tognazzi sarà una presenza «trasversale» che attraverserà le sezioni: ogni film in concorso sarà infatti preceduto da brevi proiezioni delle migliori interpretazioni, scelte fra tutta la produzione dell'attore e regista. Tognazzi, che si diresse anche in cinque film: «Il mantenuto», 1961; «Il fischio al naso», 1966; «Sissignore», 1968; «Cattivi pensieri», 1976; «I viaggiatori della sera», 1979, vinse nell'81 la Palma d'Oro a Cannes per «La tragedia di un uomo ridicolo», regia di Bernardo Bertolucci. Una serata della manifestazione sarà dedicata infine al capolavoroo massimo di Federico Fellini: «La Dolce Vita», che finalmente i romani potranno tornare a vedere sul grande schermo (dove deve essere visto il cinema, altro che televisione). Per il cinquantenario della pellicola sarà presentata la versione restaurata a cura di Martin Scorsese. A. A.

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