Ferragosto in città
Ela risposta è stata sempre quella: piove, anche se è la vigilia di Ferragosto. E allora, forse, per quelli che sono rimasti nella bella Città Eterna è meglio rinunciare ai progetti di tuffi al mare e scampagnate. Per accorgersi che si può rispettare la tradizione e divertirsi anche tra le mura dell'Urbe. Che si fa appena svegli il giorno di Ferragosto se non si parte? Ci si gode la città, finalmente libera dal traffico. Come turisti tedeschi si indossano pantaloncini corti e «ciafrelle» che, per chi mastica poco di romanesco, sono le ciabattine infradito, e si parte. Una passeggiata ai Fori Imperiali, uno sguardo all'Arco di Costantino, un po' di «struscio» a Lungotevere, magari per andare finalmente a vedere quel mausoleo costruito attorno all'Ara Pacis sul quale si è tanto discusso. I romani di solito ci sfrecciano accanto con l'auto, tirando uno sguardo distratto. A Ferragosto c'è l'occasione di fare un po' i turisti e di guardarselo meglio. Brutto è brutto ma, tutto sommato, ha un suo carattere, una sua dignità. Basta solo «facce l'occhio». E poi? E poi si torna a casa e si apparecchia. La Roma che fu, dai tempi delle Feriae Augusti, festa romana istituita appunto dall'imperatore Ottaviano Augusto attorno al 18 a. C., impone una tavolata con tutta la famiglia con colossale abbuffata annessa. Si cerca di fare «brigata», di riunirsi. E allora qualche volta la tavola da pranzo non è sufficiente ad accogliere tutti. Prima del pranzo cittadino di Ferragosto si può assistere a scene pietose di onesti padri di famiglia che impazziscono, cercando di allungare il tavolo allungabile comprato da Ikea garantito per dodici persone e del quale si sono ormai perse le istruzioni. Allora si scopre un universo di ganci, tiranti, supporti e si capisce anche a che serviva quel pezzo in più affidatoci con tante raccomandazioni dal responsabile consegna materiali e che nessuno sa più dove sia. Poco male, alle brutte si affianca alla tavola della stanza da pranzo quella della cucina. A Ferragosto il pranzo dura dalle tre alle sei ore e termina, è tassativo, con una fetta di cocomero ghiacciato. Sai che pacchia per lo stomaco già sovraccarico. Di solito il pranzo del 15 è un campionario di tutto quello che proibiscono i dietologi. Insomma ci si alza dopo le 17 con la classica «cecagna», quella sonnolenza che non è proprio sonno... ma consiglia di buttarsi una mezz'oretta sulla poltrona e magari chiudere gli occhi qualche minuto. Rigorosamente davanti alla televisione, dove, di solito, il 15 agosto, espongono reperti di vero antiquariato. Oggi Raiuno propone «L'Ispettore Derrick», Raidue «Love boat» e Rete 4 «Totò contro Maciste». Tutta roba fresca. E la sera? Una partitella a carte o il multisala. Se la tavola di Ferragosto gronda unto, il cinema di Ferragosto gronda sangue. Con il caldo cominciano a spuntare i film horror, ma talmente horror che d'inverno non li sopporteremmo. D'estate, non si sa perché, invece piacciono. È appena arrivato nelle sale «Alone», un thriller mozzafiato realizzato in Thailandia tutto sospetto, mistero e atmosfere inquietanti. E che te lo vuoi perdere?