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Turandot in 3D è la svolta della lirica

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Maquello che entusiasma nell'allestimento (il clou di Taormina Arte, che si replica oggi), sono gli effetti spettacolari ideati dal direttore della rassegna, il regista e scenografo Enrico Castiglione. Come lo scorso anno per «Aida», ha puntato su stupefacenti proiezioni a effetti tridimensionali che trasformano le colonne e le nicchie del teatro greco nei templi della Città Proibita, nei palazzi della Cina più antica. Ecco allora le colonne laccate di rosso, tettoie di tegole di ceramica colorata e aperture su giardini e animali, a contornare e contenere le pedane su cui si muovono gli interpreti. Spiega Castiglione: «Il virtuale rivoluziona il teatro d'opera, per i costi e per i tempi. Ora un cambio di scena si fa in 15 minuti».

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