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Twain e la guerra dei sessi

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Anzi.È antica quanto l'umanità. Per testimoniare questa teoria si è scomodato Mark Twain, che ha tradotto il manoscritto originale dei diari di Adamo e di Eva. Twain non è stato solo l'autore delle avventure di due ragazzi sempre scalzi sulle rive del Mississippi. Il giornalista, che da bambino sognava di diventare il marinaio di un battello a vapore è stato uno dei migliori umoristi americani. Così, il «Diario di Adamo ed Eva» (Ed. Cavallo di Ferro, pp. 85 euro 12.50) è una storia divertente scritta da chi ha fatto dell'umorismo una vera religione. Per comprendere l'originalità del racconto, occorre ricordare che nel XX secolo un «rifacimento» della Bibbia era considerato scandaloso. Twain, fingendo di credere nel mito, si diverte ad immaginare come siano andate le cose e come possa esser nata l'attrazione tra i due sessi, con tutti gli stereotipi dell'uomo moderno. Adamo ha modi rozzi, è infastidito dalla presenza di Eva, che lo segue parlando ininterrottamente. Eva è romantica, vanitosa, chiacchierona. Adamo è cinico, solitario, rude. Il loro incontro sembra destinato al disastro e la nascita del piccolo Caino non migliora la situazione: Adamo non lo riconosce come figlio, perché per lui è solo uno strano animale. Eppure, nonostante le diversità i due si amano. Eva confessa: «Se chiedo a me stessa perché lo amo, non so dare una risposta, ma non mi importa di saperlo… credo che debba essere così».

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