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Si è spenta ieri a Roma, dopo una lunga malattia, Suso Cecchi d'Amico, sceneggiatrice e autrice tra le più feconde e di successo del cinema italiano.

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Halavorato con Fellini, Visconti e Zeffirelli, collaborato con Flaiano e Zavattini. La sua firma, pseudonimo di Giovanna Cecchi D'Amico, è comparsa sulle locandine di film come «Ladri di biciclette», «Miracolo a Milano», «Bellissima», «Il Gattopardo». Nata a Roma nel 1914 in una famiglia di intellettuali (il padre era scrittore, la madre pittrice), iniziò a dedicarsi al cinema dopo il secondo conflitto mondiale. Aveva sposato il musicologo Fedele d'Amico, ha avuto tre figli: Masolino, Caterina e Silvia. I suoi primi compagni di lavoro sono stati Ennio Flaiano (uno degli amici più cari), Alberto Moravia, Ugo de Benedetti, Piero Tellini e anche due grandi attori come Aldo Fabrizi e Anna Magnani. Vinse il primo Nastro d'Argento con «Vivere in pace» di Luigi Zampa nel '47. Nel '49 «Mura di Malpaga» di Renè Clement vinse l'Oscar come miglior film straniero: la sceneggiatura era anche sua. Nel 1994 la Mostra di Venezia le ha conferito il Leone d'Oro alla carriera. I funerali si svolgeranno domani alle 11, nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma.

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