Bardot contro Carlà per una borsetta

La borsetta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Eppure tra le due, Brigitte Bardot e madame Carla Bruni, un tempo correva buon sangue. Ci fu anche uno scambio di missive tra le due. Sarà stato il colore, sarà stata la marca della borsa, fatto sta che la Bardot, dall'Eliseo, non ha ricevuto neanche un biglietto di ringraziamento per aver donato l'accessorio alla first lady francese. Insomma, un «grazie» ci sarebbe stato bene. Eppure a sentire un antico detto a caval donato non si dovrebbe guardare in bocca. Ma c'è dell'altro. Perché in passato tra Carlà e Brigitte correva buon sangue. La Bardot provava ammirazione per l'ex modella - ora impegnata su un set parigino (guardata a vista dal marito) a interpretare la direttrice di un museo per Woody Allen - che, con un gesto umanitario, aveva accuratamente evitato di farsi fotografare con qualsiasi pelliccia addosso. E questo fatto, si sa, alla bella B.B. era andato a genio. Un po' per la vena animalista che la percorre da capo a piedi, un po' per l'innata simpatia che provava per la première dame. Ma la Bardot si è spinta oltre. Dopo la battaglia intrapresa contro la corrida spagnola, voleva che Carlà convincesse il marito, Sarkozy, ad abolire la corrida francese. Fiumi di sangue di toro sarebbero così stati evitati. Non c'è stato niente da fare, almeno per il momento. Così la Bardot è passata al contrattacco e ha inviato una borsa a madame Carlà: di moda, di tendenza, di stile. E aveva azzeccato, a quanto sembra e stando alle dichiarazioni rilasciate al settimanale France Dimanche, anche il modello: proprio quello B.B., dedicato a una première dame sì, ma dello spettacolo: una ex icona del cinema mondiale. Nulla di fatto neanche in questo senso. Sulla corrida la Bardot afferma di aver ricevuto in cambio risposte «vaghe, poco convincenti» mentre, per il regalo inviato, è rimasta con un palmo di naso. E si è scatenata. «Carla Bruni è tanto bella quanto maleducata», ha chiosato. Saranno stati i troppi impegni cinematografici o gli appuntamenti all'Eliseo a tenere lontana la Bruni da carta e penna per evitare, così, di scatenare un putiferio.