Aspettando la regina
AngelaDi Pietro MONTECARLO «Charlene? She is... nice». L'autista di taxi monegasco arriccia le labbra, come a ridimensionare il complimento nei confronti di miss Charlene Wittstock, 31 anni, l'ex nuotatrice sudafricana che il nove luglio 2011 diventerà la nuova principessa di Monaco, paradiso «recintato dai fiori» nell'impareggiabile Cote d'Azur, quello che fu il regno di Grace Patricia Kelly, attrice patinata entrata nel Gotha europeo grazie al suo matrimonio con Ranieri III di Monaco. L'attuale principe Albert, scapolo impenitente, imbolsito dagli anni, è capitolato davanti a Charlene, (amore o come si sussurra da queste parti, necessità dinastiche?) per la quale qualsiasi confronto con l'ineguagliata suocera Grace appare in verità sfrontato. Le spalle larghe, l'altezza ed i capelli biondi sono gli unici elementi di comunione fra le due donne. Ma tant'è. «I monegaschi - confida una commerciante di souvenir di Nizza - apprezzano talmente Albert da essere felici di queste nozze, piaccia o non piaccia la sposa. Il principe è amatissimo dalla sua gente, che gli ha perdonato con grande nonchalance i due figli avuti da flirt di poca importanza, i sudditi vogliono un erede. Amano Albert perché ritengono che sia un ottimo amministratore, esperto in economia». Amatissimo, tutto vero. Quando il sovrano monegasco passa accanto alla cronista, in abito blu, all'interno di un'auto scortata da due poliziotti in motocicletta, nell'area protetta di Monaco Ville, una vigilessa sorride seguendo la vettura scomparire nei vicoli del Rocher. E dire che qui a Monaco i sorrisi non si sprecano, vuoi per diffidenza o per carattere, a dire il vero assai poco latino. Sulle spiagge monegasche, nella zona di avenue Princess Grace, si consuma un'estate divisa fra turisti «faidate» in sandali e calzoncini e ospiti danarosi. Soprattutto russi. «Gli italiani non vengono poi tanto. Noi siamo qui perché l'acqua è stupefacentemente trasparente e perché abbiamo una casa. Una amica - rivela una coppia di imprenditori milanesi - ha acquistato negli anni Settanta un appartamento in quel grattacielo lì, lo stesso appartamento che oggi vale 7 milioni di euro». Senza una principessa il Principato di Monaco, che vive di turismo, non poteva più stare. La presenza di Charlene all'inaugurazione della mostra su Grace di Monaco a Londra («padrini» Edward e Sophie Windsor) e poi alle nozze di Victoria di Svezia aveva palesato l'urgenza di un'ufficializzazione. Che è arrivata proprio nei giorni del grande festival dei fuochi d'artificio. La caccia alla principessa è finita.