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Una cultura per i più giovani

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Ecredo che i giovani debbano muoversi e far sentire le loro ragioni». Parole e musica, è proprio il caso di dirlo, di Cristian Carrara, compositore, già fondatore e portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, della piattaforma nazionale di rappresentanza permanente "auto-convocata" riconosciuta dall'Ue, dopo esser stato segretario nazionale dei Giovani delle Acli, per le quali oggi coordina il dipartimento istituzioni. L'intervista di Luca Poma a Carrara, che è anche direttore generale della Fondazione Achille Grandi per il Bene Comune, è contenuta in «Giovani politica futuro» (Editrice La Scuola), con la prefazione del ministro Giorgia Meloni, libro in cui si ricostruisce la storia recente delle politiche giovanili in Italia, cosa c'era, le novità degli ultimi tempi e, soprattutto, quali sono le prospettive future. Il «protagonismo generazionale» è il concetto che riassume le richieste delle giovani generazioni legato al concetto di meritocrazia. Per questo è necessaria, come scrive il ministro Meloni, «una brusca inversione di rotta culturale da parte della società italiana». Ed proprio nella chiusura dell'intervista che Carrara definisce l'obiettivo e l'auspicio per le giovani generazione: lo slancio verso un uomo nuovo, un uomo che, per dirla con Chesterton, non usi solo il telescopio per vedere il mondo, ma il microscopio per apprezzare le piccole cose. Ecco, il nuovo uomo ha bisogno di una nuova formazione, di un'educazione alla bellezza, all'arte, alla cultura per avere un più ampio respiro vitale ma anche maggiori opportunità in un Paese attraversato da un'innegabile crisi. Sar.Bir.

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