Poker d'italiani alla Mostra di Venezia

«Sobrietà» è la parola d'ordine di questa 67esima Mostra di Venezia (1-11 settembre) che deve fare i conti con la crisi, nonostante il budget di 12 milioni di euro. Potrebbero slittare al 2012 i lavori per il nuovo Palazzo del Cinema «e sul Lido - ha annunciato il presidente Paolo Baratta - non ci sarà più la grande festa di apertura sulla spiaggia dell'Excelsior, ma si opterà invece per una modesta cena a buffet nell'hotel». Atteso e invitato anche il ministro Sandro Bondi in un'edizione che vanta ben 41 film italiani (a testimoniare che il cinema nazionale è in pieno fermento). «Come potevamo dire no a Gabriele Salvatores ("1960"), che tra l'altro è in giuria con l'altro regista italiano Luca Guadagnino - ha esclamato il direttore Marco Müller - O a Giuseppe Tornatore per il suo film-ritratto su Goffredo Lombardo della Titanus ("L'ultimo Gattopardo"). Oppure a Bellocchio (con "Sorelle mai")». Se Fuori concorso campeggiano ben 13 pellicole italiane (elemento che forse giustifica il rifiuto di Avati ad entrare in questa sezione), sono quattro i registi che animano il concorso: Carlo Mazzacurati con «La passione» (sulle tragicomiche vicende di un cineasta che si barcamena tra produttori senza scrupoli); Saverio Costanzo con «La solitudine dei numeri primi» (tratto dal bestseller di Paolo Giordano, su un amore indivisibile ma privo di comunicabilità); Mario Martone con «Noi credevamo» (4 capitoli che raccontano 30 anni di storia risorgimentale italiana); e Ascanio Celestini con «La pecora nera» (sulla vita di chi ha conosciuto l'esperienza del manicomio). Tanti i divi internazionali, anche se George Clooney con «The American» non verrà. La Mostra sarà invece aperta dal thriller lesbo «Black Swan» di Aronofsky con Natalie Portman, Winona Ryder e Vincent Cassel che arriverà con la divina Monica Bellucci. Per il 6 settembre si attende poi il film a sorpresa e si parla di «The tourist», girato a Venezia da von Donnersmarck con Johnny Depp e Angelina Jolie, ma si spera anche in «The Tree of Life» di Malick con Brad Pitt e Sean Penn. Sofia Coppola, con il suo «Somewhere» porterà Benico Del Toro, con le nostrane Laura Chiatti e Simona Ventura. E ancora, la coppia Depardieu-Deneuve per «Potiche» di Ozon e Freida Pinto in «Miral» di Schnabel. Tanti gli omaggi. A Bruce Lee, Vittorio Gassman, Dante Ferretti, Dennis Hopper. E per la gioia del presidente della giuria, Quentin Tarantino, una rassegna di commedie doc (da Banfi a Verdone). Atteso il «Vallanzacsa» di Placido (fuori concorso), un film su Ligabue e un romantico Scorsese con «A letter to Elia» (Kazan).