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Roma suona con Norah Jones

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Norah Jones

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Negli ultimi anni sembra che gli eccessi siano l'unico modo per far parlare di sé e per vendere dischi, almeno per quanto riguarda le giovani cantanti internazionali. Le nuove dive del pop hanno trovato nella trasgressione, vera o presunta, la chiave di accesso per entrare nei cuori degli ascoltatori di tutto il mondo. Che dire delle coreografie blasfeme e dei baci saffici di Lady Gaga, delle relazioni turbolente di Rhianna, degli eccessi alcoolici di Amy Winehouse e dei testi volutamente provocatori di Katy Perry? Parallelamente a loro si è fatta largo, attraverso una «rivoluzione dolce», la cantante e pianista Norah Jones, che stasera presenterà alla Cavea dell'Auditorium i nuovi brani dell'album «The Fall». Viso acqua e sapone, abiti eleganti senza essere ricercati, una voce calda e morbida come il velluto, in grado all'occorrenza di toccare anche tonalità acute, la Jones ha già venduto 40 milioni di album e vinto 9 Grammy Awards. Non male per una cantante che ha da poco compiuto trentuno anni e che non ha mai puntato su canzoni usa e getta, ma che ha sempre portato avanti con coerenza un percorso musicale di qualità. Merito sicuramente dell'ambiente in cui è cresciuta, in particolare dei genitori Ravi Shankar, l'esotico maestro di sitar del «Beatle» George Harrison, e della cantante soul Sue Jones, che le ha trasmesso l'amore per la musica black. La Jones cresce ascoltando soprattutto jazz e country, influenze che ritroviamo anche nel suo primo album «Come away with me» del 2002. Le sue melodie morbide, sognanti e senza tempo erano proprio quelle di cui l'America, ancora sconvolta per l'attacco terroristico alle Torri Gemelle, aveva bisogno, dopo anni di truce gangster-rap e di pop plastificato. Il disco vende diciannove milioni di copie e si aggiudica nel 2003 cinque Grammy Awards, record per una solista, condiviso insieme a Lauryn Hill nel 1997 e Alicia Keys nel 2002. Il successo viene bissato due anni dopo da «Feels like home» e nel 2007 da «Not too late», anche se quest'ultimo vende molto meno rispetto agli altri due. Norah Jones, nel frattempo, si è dedicata anche al cinema, dove ha recitato da protagonista nel film «Un bacio romantico», diretto da Wong Kar-Wai. Una storia on the road che racconta il viaggio, non solo fisico ma anche mentale, della giovane Elizabeth che, dopo la dolorosa rottura di una relazione, attraversa gli Stati Uniti alla ricerca del vero significato della parola «amore». Stasera la cantautrice presenterà dal vivo all'Auditorium il suo nuovo lavoro «The Fall», che rappresenta una nuova fase di sperimentazione, più orientata a sonorità black e rock. «Il disco ha un suono diverso -sottolinea la Jones- volevo giocare col ritmo più di quanto avessi fatto nei miei dischi precedenti. Le nuove canzoni si prestano molto bene a una trama di ritmi pulsanti». Il primo singolo estratto è «Chasing pirates», per il quale è stato girato un delizioso video in cui la cantante, sempre più a suo agio nei panni dell'attrice, è un capitano di vascello che naviga tra i grattacieli di Manhattan.

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