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Claudia Pandolfi, la bella anti-tv «Il piccolo schermo intorpidisce»

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Èarrivata alla Cittadella di Giffoni per la prima volta, raggiante. Si è trattato della sua prima vera apparizione pubblica dell'attrice diventata famosa con «Il medico in famiglia» dopo l'incidente della scorsa primavera causato da un paparazzo che la rincorreva per scattare delle foto. «Non voglio più parlarne», ha glissato la Pandolfi. Non si è risparmiata invece in conferenza stampa: «Voglio continuare a concentrarmi sul mio lavoro di attrice, che è già abbastanza faticoso, senza dovermi preoccupare di dover produrre i miei spettacoli. Sarebbe meraviglioso se ci fossero fondi per il cinema: Giffoni, purtroppo, oggi è l'eccezione e non la regola». «Ho fatto sia televisione che cinema, come è noto - ha continuato l'attrice - ma la verità è una certa televisione intorpidisce, è diventata il mezzo attraverso il quale ci vengono propinati prodotti realizzati solo secondo regole commerciali, per guadagnarci, e in cui magari non si crede già più». A metà agosto la Pandolfi comincerà a girare Quando la notte, il nuovo film di Cristina Comencini, con Filippo Timi; ha smentito invece l'imminente lavorazione di una fiction sui Casalesi con la Taodue di Pietro Valsecchi, «Il tredicesimo apostolo» con Claudio Gioè, annunciata qualche settimana fa dallo stesso Valsecchi: «Devo prima finire Ris 10, poi fare il film della Comencini...nessun progetto per il dopo. Valsecchi è un amico, ma non c'è nulla di certo, ne parleremo in futuro».

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