L'Orco irriverente Shrek salvato dalla sua Fiona
C'era una volta Shrek, Fiona, Ciuchino, Gatto con gli stivali e le loro avventure nel magico mondo di Molto Molto Lontano. Le loro vicende, basate sul popolare libro per bambini di William Steig, hanno ispirato film di successo mondiale e ora la DreamWorks Animation ha realizzato la più grande sfida creativa per l'ultimo capitolo, «Shrek 4 E vissero felici e contenti» in 3D. Il regista Mike Mitchell ha creato una nuova affascinante storia, nella quale Shrek non è più l'Orco che era nei primi film: è cambiato, non fa più paura, è amato da tutti gli abitanti. E inizia a porsi molte domande su cosa significhi essere davvero un Orco tanto che nell'ultimo capitolo, distribuito ad agosto dalla Universal Pictures, torna indietro alle radici del suo incredibile viaggio. Shrek comincia a chiedersi chi è diventato e ciò che nella vita avrebbe potuto essere, se non avesse mai salvato Fiona dalla torre. Nel primo film, Shrek ha imparato ad amare se stesso, nel secondo ha capito quanto sia importante essere parte di una famiglia, in "Shrek Terzo", ha accettato la responsabilità di padre e marito. Ora, nel quarto ed ultimo film, si pone di fronte a una grande domanda: cosa sarebbe successo se la sua esistenza fosse andata in modo diverso? La sua vita da sposato con tre bambini è diventata, sì, più mondana ma anche più soffocata dalla routine (almeno ai suoi occhi). Sente la nostalgia per i suoi giorni da scapolo, tanto da stringere il proverbiale patto con il diavolo, che in questo caso è il classico tentatore delle fiabe, Tremotino. Il nuovo cattivo, strumentalizzando la nostalgia dell'Orco, entra nel suo mondo e gli fa un'offerta che non si può rifiutare: vivere una giornata libero dalle responsabilità. In cambio, Shrek dovrà solamente donare a Tremotino uno dei giorni del suo passato. L'ingenuo Orcone però non sa della piccola specifica che Tremotino ha apposto alla fine del contratto, cioè che prenderà un giorno molto importante per tutti gli abitanti di Molto Molto Lontano per stravolgere l'intera storia. Con eleganza malvagia, Tremotino sceglie di prendersi il giorno in cui Shrek è nato. Innalzando il potenziale comico del film, riappare il Gatto con gli stivali, ma grosso, grasso, coccolato e isterico. Su tutto domina però il ritorno della principessa che una volta sognava solo di diventare la signora Fiona Azzurro, mentre stavolta l'Orca è una leader coraggiosa, decisa a rovesciare Tremotino e a garantire la libertà per tutti gli orchi. Abbandonato il grido lontano della principessa viziata introdotta nel primo film, Fiona ha scambiato la sua tiara per un coltello e un'ascia da guerra e il suo abito per un giubbotto di pelle e armature da battaglia, trasformandosi in un'autentica forza da non sottovalutare. La resa dei conti finale tra l'esercito degli orchi e Tremotino con le sue streghe, è stata una delle scene più complesse e più riuscite da animare. Con centinaia di asce, scudi e catene, orchi e streghe che volano nel palazzo facendo esplodere zucche. La complessità della sequenza della battaglia finale è formidabile, soprattutto per gli effetti. Al centro c'è la brillante, lucida, nuova palla da discoteca che Tremotino installa sopra la pista da ballo. Peccato però che non si renda come quella sorta di «Cavallo Di Troia» sia pieno zeppo di orchi armati pronti alla battaglia. La palla, sotto il peso di Ciuchino e del Gatto con gli stivali, cede rivelando così il suo interno: l'armata verde e le sue armi. Si completa così il viaggio di un orco verde che ha avuto inizio nel 1995, quando Jeffrey Katzenberg e il suo team iniziarono il processo di sviluppo per portare il racconto di William Steig sul grande schermo per la prima volta. Quattro film teatrali, un Oscar come miglior film d'animazione, due speciali televisivi (uno ancora in lavorazione), un musical a Broadway, attrazioni nei parchi a tema e numerosi riconoscimenti da parte dell'industria degli effetti visivi, così Shrek è diventato un'icona globale. Con le indimenticabili voci di Mike Meyers (Shrek), Cameron Diaz (Fiona), Eddie Murphy (Ciuchino), Antonio Banderas (Gatto con gli stivali) e Walt Dohrn (Tremotino).