Ha in mente un progetto televisivo, in ballo un film messicano e un futuro da regista e interprete.
«Comesi dice, c'è la buona e la cattiva musica - ha commentato l'attore - E questo vale anche per cinema e tv». La giornata di ieri? Ha stazionato all'Excelsior, una breve conferenza e poi è stato trascinato via da alcuni amici che hanno messo radici qui, per un pranzo in un posto esclusivo. Due passi tra i Fori Romani e il Colosseo e poi via, verso il Gala finale del RomaFictionFest: uno scintillio di luci, di smoking e abiti lunghi per le signore. Ieri ha fatto impallidire le star nostrane, presentandosi alla serata finale della rassegna, che ha chiuso con oltre 36 mila presenze e decine e decine di giornalisti accreditati. Niente paura per i nostri attori visto che, tra la fiction sulla legge Basaglia e le musiche dello «Scandalo della Banca Romana» (di Stefano Reali), questi ultimi l'hanno spuntata. Il tutto tra l'orgoglio del direttore artistico Steve Della Casa e quello della Fondazione Rossellini: entrambi hanno caldeggiato e fortemente voluto il Festival. Tra gli altri premiati compaiono i nomi di Lunetta Savino e Angela Finocchiaro per «Due mamme di troppo». Miglior regia a Grimaldi per «Il mostro di Firenze»; miglior sceneggiatura agli «Gli ultimi del paradiso». Due i premi per Claudia Mori. Miglior interpretate maschile Fabrizio Gifuni per «C'era una volta la città dei matti»; femminile Marina Rocco per l'amatissima «Tutti pazzi per amore 2». E ancora premiati Emilio Solfrizzi per «Mi ricordo Anna Frank»; Vanessa Incontrada per «Un paradiso per due»; Alessandro Preziosi per «Sant'Agostino»; Vittoria Puccini per «Tutta la verità»; Gabriel Garko per «L'onore e il rispetto»; Virna Lisi per «Caterina e le sue figlie 3». Questi ultimi votati anche dai lettori di «Tv Sorrisi e Canzoni». E all'ultimo minuto è arrivata la promessa di Della Casa: per il prossimo anno si farà in quattro per potare Hugh Laurie qui in Italia: è il famoso Dr. House.