"Ti regalo Fonopoli"
Il sogno lo accarezza da quasi vent'anni. Renato Zero non è uno che si arrende facilmente ma costruire a Roma una città della musica sembrava un'idea destinata a restare una chimera. E invece, quando meno te l'aspetti, ecco che il sindaco Alemanno tira fuori il coniglio dal cilindro: «Dal 30 settembre, in occasione del sessantesimo compleanno di Renato Zero, avremo novità importanti e concrete sul progetto di Fonopoli. È così che intendiamo fare un regalo a questo grande artista». Sono parole che pesano come macigni e che non potranno non avere conseguenze. Ancora prematuro parlare di tempi di realizzazione e quartieri (comunque non sorgerà alla Magliana) ma Renato Zero festeggerà il suo sessantesimo compleanno come meglio non poteva. E non sta nella pelle. «Aspetto il 30 settembre, data in cui il sindaco Alemanno ha annunciato importanti novità su Fonopoli - ha detto il cantante - Quello sarebbe per me il regalo di compleanno più bello. Confido che il sindaco si impegnerà su questo progetto. Da parte sua c'è una grande intenzione di realizzarlo. Sono molto fiducioso». Renato Zero non si ferma qui e ha già messo in banca «Sei Zero», una sei giorni di concerti in piazza di Siena a cavallo del suo compleanno, dal 29 settembre al 6 ottobre. Una settimana di musica e festa per restituire alla città quello che Roma gli ha dato. A Villa Borghese sarà allestito un vero e proprio Zero Village, luogo d'incontro per tutto il pubblico dei «sorcini», dove partecipare a iniziative e visitare, per la prima volta, la mostra dei suoi indimenticabili ed eccentrici costumi di scena, oltre a gallerie fotografiche, videoproiezioni inedite, stand dove acquistare tutti i suoi dischi e una sala cinematografica che regalerà l'occasione di rivedere tutti i suoi più grandi concerti e le partecipazioni cinematografiche, da «Zerofobia» a «Orfeo9» fino all'introvabile «Ciao Nì», suo primo e unico film da protagonista. E non mancheranno gli ospiti d'eccezione, artisti e amici che hanno accompagnato Zero nel suo percorso e che ora gli staranno accanto anche sotto i riflettori. Ci sarà Christian De Sica ma non sarà l'unico. Zero non si vuole sbilanciare ma si sa per certo che ci sarà la fila coi numeretti per dividere il palco con lui. È facile pensare a Baglioni, Mannoia e Bertè. Ma siamo sicuri che non mancheranno sorprese dell'ultim'ora. «È come se tornassi a casa - ha detto Zero - ho studiato a Piazza di Spagna e non perché i miei genitori navigassero nell'oro, ma perché una suora si affezionò così tanto a mio padre che tre di noi fratelli andarono a scuola lì». Dopo le polemiche sull'uso di piazza di Siena c'è qualcuno che si chiede se non sia il caso di mettere a disposizione il Colosseo. «Sì, magari per i 70 anni di Renato», ironizza il sindaco. Come dargli torto?