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Viaggio appassionante tra favole e mondi lontani

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C'è una parte di noi, di ognuno di noi, che ha costantemente bisogno di uscire dalla prigionia della realtà e viaggiare, senza limiti di tempo o di spazio: l'anima. Ma per farlo ha bisogno di essere nutrita con cibi particolari: fantasia, passione, dolcezza, energia. Ed è esattamente ciò che il XXVIII Saggio-Spettacolo (ma la parola "saggio", in questo caso, è forse persino inappropriata) delle scuole Gts Danza Nettuno e Csc Anzio Danza ha regalato alle centinaia di persone che hanno assiepato il Sacrato del Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nettuno.   Un viaggio a passo di danza, che è passato dalla fantasia delle favole alla descrizione di luoghi lontani, dalle geometrie inconsistenti delle forme ai ricordi ancenstrali che il circo può scatenare nel profondo del bambino rimasto in noi. E già che parliamo di bambini (e adolescenti), come non decretare un ulteriore applauso alle decine di giovani protagonisti del palcoscenico che hanno saputo incarnare perfettamente quell'idea di trascendente che solo l'arte sa trasmettere pur muovendosi nelle tre dimensioni a noi usuali. Merito degli insegnanti (Mauro e Patrizia Paccariè, Barbara Tomassi e Giorgia Malagisi - con una coreografia "guest" di Salvatore Capozzi), che hanno saputo trasmettere agli allievi una disciplina degna di un professionista e un'intensità da spettacolo di teatri blasonati. Uno spettacolo, appunto, che grazie anche a musiche, poesie e recitazione, è iniziato raccontando il magico mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie.   Poi un flash sulla "Recondita Armonia" di Puccini, e poi ancora la frizzante atmosfera degli Anni '30. Un fluire senza interruzioni, con un susseguirsi di proposte in scena che, in dissolvenza tra un "quadro" e l'altro, permettevano allo spettatore di vivere, in maniera "reale", ciò che accade nei sogni, dove ogni cosa si confonde con l'altra, ogni avventura si sovrappone in iperbole emozionali che pure non lasciano stupito il protagonista. E alllora si è passati dalla vendemmia al contatto con le muse ispiratrici della musica, della poesia e della pittura. Poi ci si è trovati proiettati nel circo (a proposito, un applauso particolare agli artisti del circo Errani, discreti ma essenziali nel regalare emozioni), per risvegliarsi in India, accanto alla dea Kalì. E poi ancora la tersa Olanda e, gran finale, il magnificente Oriente con le sue Perle del Drago. Una nota particolare alle acconciature e ai costumi, davvero curati e particolari. Emozioni in riva al mare, nel cuore e nell'anima.  

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