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Se un coniglio bianco usa il telefonino

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Nelthriller a scatole cinesi di Nino Treusch, non c'è traccia dell'Alice di Lewis Carroll che, per seguire il suo alter ego anziano, finisce in una buca entrando in un mondo fantastico. Il paese delle meraviglie è un mondo popolato di esseri in vitro, cavie di laboratorio in attesa della propria sorte. E, a parte l'analogia nel titolo, tutto ruota intorno all'anno 2031: avremo davvero un'epidemia di tumori? Perché? Mai prima d'ora un autore aveva lanciato un sasso così pesante nello stagno del business, ormai troppo grande per lasciare spazio alla diffusione di ricerche sull'hi-tech. È la prima volta che un romanzo si basa sull'uso spropositato e inconscio dei telefonini. «Cinque anni fa, per lavoro, ho letto la ricerca Reflex commissionata dalla Ue: 300 pagine, di cui ho capito solo la metà. Ma l'idea ci fosse un buco tra il mondo che usa un mezzo innocuo a livello legislativo, forse capace di danneggiare le cellule e alterare il dna secondo gli studiosi, mi è sembrato lo spunto perfetto». Così Nino Treusch, arrivato in Italia per l'uscita in libreria (in contemporanea in formato e-book) de «Il coniglio bianco» (De Agostini), ci ha presentato la sua opera prima dedicata alla ricerca che corre dietro allo sviluppo cercando, come un cane che si morde la coda, di giustificare l'ingiustificabile. «Nel mio libro non ci sono supereroi. Qualcuno potrebbe intravedere note biografiche, per la storia di Jan (manager affermato) che si scontra con la dura legge del forte (multinazionale leader nel settore telefonico) sottomettendo il debole (call center indiano). Eppure sono più simile a Jasmine, dipendente del ministero degli Esteri che da ligio soldatino diventa donna comprensiva». Rimane il dubbio: è giusto dare il telefonino ai giovani? Suggerendone l'uso responsabile, meglio con cuffie e avendo cura di spengerlo la notte, Treusch vi invita a pensare: «le onde elettromagnetiche penetrano di un centimetro e mezzo nella calotta cranica, che si solidifica intorno ai 16 anni. I giovani sono una categoria che andrebbe protetta». In attesa facciate un viaggio nel mondo della telefonia, non dimenticate il sospetto di Jan: crede che nella sua nuova azienda molti abbiano qualcosa da nascondere e vogliano usarlo come pedone di una scacchiera in cui non sembra possibile prevedere la successiva mossa.

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