Il violino dell'americano McDuffie
Eglistesso lo inaugurerà domenica prossima alle ore 21, nel romanissimo Oratorio del Gonfalone: già, perché McDuffie considera questo Festival italiano e romano, anche se - accanto a Vivaldi e ad Alessandro Marcello - domenica egli eseguirà con l'Orchesta Barocca di Venezia il «Concerto per violino n.2 Le Quattro Stagioni» di Philip Glass, celebre compositore americano che più americano non si può, e che è amatissimo da McDuffie (dopo Samuel Barber). Il suo concerto, mai sentito in Italia finora, è un vero regalo dall'America, che andrà ad unirsi agli altri concerti del Festival su Mozart, Schubert, Schumann, Brahms, Dvorák, Ravel, Messiaen e ancora Glass, con complessi cameristici come il Quartetto Michelangelo con l'ottima pianista Elena Matteucci, i Solisti di S.Cecilia, più strumentisti internazionali e col Bahía Trio per le sonorità latino-anericane. Suoneranno allievi del Centro del Quartetto diretto da McDuffie nella Mercer University, dei conservatori italiani e dell'Abruzzo terremotato. Sarà una festa della musica senza confini, classica e popolare.