Fiera delle meraviglie
Venticinque anni! Un quarto di secolo, lo spazio di una vita: quella del Romaeuropa Festival, fondato nel 1986 dall'estrosissima francese Monique Veaute – oggi vicepresidente, direttore è Fabrizio Grifasi – negli splendidi spazi della prima ora, nella cinquecentesca Villa Medici. Il Festival, in collaborazione con Telecom Italia-Metamondi (che ne cura i video), aperto a ogni forma dello spettacolo, si è esteso dall'Europa al mondo, di cui in questi anni ci ha trasmesso il respiro «in diretta». Alta è oggi anche qui la tensione per i tagli ai fondi statali, specie negli interventi di Emmanuele Emanuele della Fondazione Roma e di Bruno Cagli presidente dell'Accademia di S. Cecilia: ma il Romaeuropa Festival (21 settembre - 2 dicembre) vanta il 55% di autofinanziamenti, molti collaboratori e sponsor, e gode buona salute, tanto da introdurre succose novità. Si comincia dall'incredibile danzatore hip hop con una gamba sola, che con la compagnia Montalvo-Hervieu (tra le più fedeli) inaugurerà il Festival il 21 settembre all'Auditorium Conciliazione; indi dal «Sans Obiet» in cui Aurélien Bory farà danzare un robot; dal couscous che il coreografo tunisino El Meddeb cucinerà in scena, offrendolo poi al pubblico, fino al suono di ossa umane nella musica di Scott Gibbons per «La Divina Commedia» della compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio, anch'essa tra i fedelissimi). Altri graditi ritorni? Il regista amatissimo Peter Sellars per la messa in scena dei potenti «Kafka-Fragments» di György Kurtàg; il sanguinario fiammingo Jan Fabre con «Preparatio Mortis» per la ballerina-cannibale Annabelle Chambon; l'israeliano Emanuel Gat che rielaborerà in forma astratta i lieder di Schubert «Winter Voyage»; la predetta Societas Raffaello Sanzio di Romeo Castellucci coi suoi sei (!) figli attori, i Santasangre e i Sensoralia per l'elettronica col mitico Laurent Garnier. Non mancheranno l'Accademia di S. Cecilia con l'Orchestra Giovanile Italiana diretta da Vladimir Jurowski e non solo, l'austriaco Fennesz per le arti digitali, le varie creatività dei Cantieri Temps d'Images di Romaeuropa Festival, il caleidoscopico e imprevedibile Gruppo Acrobatico di Tangeri, la giovane compagnia italiana BabiloniaTeatri, i quattro giorni del DNA Danza promosso dal Romaeuropa Festival e altro ancora. Il tutto, per 38 eventi in svariati teatri, accademie e centri culturali in Roma, che terranno i romani occupati per un bel po'.