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Ribelli gentili

Edoardo Bennato

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Simone Cristicchi ed Edoardo Bennato hanno vinto la terza edizione del "Premio Mogol", il più autorevole riconoscimento ai testi più belli relativi alle canzoni pubblicate nel corso degli ultimi dodici mesi. Un premio che in qualche modo omaggia due generazioni di cantautori: il sessantunenne Bennato, con quarant'anni di discografia alle spalle, e il trentaduenne Cristicchi, sicuramente la nuova realtà della musica ispirata. L'artista napoletano è stato premiato per il testo di "È lei", un brano dedicato ad una bambina del terzo mondo che ha la ventura di nascere in un mondo che per lei sarà complicato fin dai primi giorni di vita; Cristicchi per "L'ultimo valzer", canzone dedicata ai problemi della terza età e della vecchiaia in generale. La manifestazione si è svolta al Teatro Romano di Aosta, presentata da Fabrizio Frizzi e Fanny Cadeo e andrà in onda domani su Raiuno alle 23,10. Mogol, il principe dei nostri autori, generalmente poco propenso alle gare musicali a premi, crede fortemente nella rinascita della musica di qualità: "Girano troppe etichette che non hanno nessun valore. A cominciare dalla cosiddetta musica d'autore. Cosa vuol dire? Questo premio non guarda in faccia nessuno, né discografici né televisivi, radio o giornali. C'è bisogno di rigore, attenzione, poesia, tecnica ma anche cuore. Abbiamo premiato due canzoni di pura autenticità e questo mi rende felice." Edoardo Bennato, forse il cantautore più vicino al rock, almeno fra quelli della sua generazione, apprezzato come uomo di ritmo, di blues e qualche volta addirittura di rock and roll, ha sfoderato un testo realmente toccante ed attuale. La tematica di Cristicchi poneva qualche rischio, visto che non sono pochi i colleghi che si sono cimentati sull'argomento vecchiaia, quasi sempre lasciando nell'ascoltatore una patina di malinconia e di smarrimento. Cristicchi, al contrario, ha scritto un testo lieve ma con parole forti, non rinunciando alla sua consueta ironia. Nella cinquina dei finalisti figuravano anche Carmen Consoli con "Mandaci una cartolina", Franco Battiato con "'U cuntu" e Arisa con "Pace". Ogni finalista ha presentato un omaggio al repertorio Mogol-Battisti, riverniciando brani che il pubblico non dimenticherà mai. I cantanti sono stati accompagnati dal pianista Giuseppe Barbera, musicista sopraffino, pura espressione del Cet, il laboratorio musicale che Mogol tiene da anni a Toscolano, in Umbria. Chiusura corale con Mario Lavezzi, altro battistiano doc e docente al Cet. Tutto sommato una dimostrazione riuscita, che dimostra ancora una volta che i cantanti, quando si fidano del contenuto e della bontà della proposta, non si negano davanti al mezzo televisivo, mostrando qualche volta sorprendente generosità. Il più generoso di tutti è stato Edoardo Bennato, il quale, una volta tornato in hotel, non sazio, ha improvvisato una jam session che si è protratta fino a notte.

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