Nelle accademie straniere Roma è ancora più bella
Ci sono pezzi di Roma che gli stranieri preservano come templi. Luoghi di meraviglie nei quali la manutenzione è un dovere, non un lusso che i nostri sovrintenenti al patrimonio monumentale non si possono permettere. Eccole, le Accademie straniere: enclavi di artisti stregati dal grand tour nella città eterna. Come quella di Romania - tra Villa Giulia e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna - che propone spesso concerti. O Villa Medici, che nel 1803 Napoleone fece diventare Accademia di Francia, prendendosi la dimora del cardinale più raffinato e i sette ettari di orti al confine con il Pincio. Oppure Villa Massimo, dietro la Nomentana, un parco che nel 1910 il mecenate Eduard Arnhold acquistò per costruirvi dieci atelier e donarli poi al kaiser di Prussia. L'estate porta con i fiori anche la voglia di aprirle al pubblico, la Accademie. Di far conoscere gli studi nei quali i giovani artisti stranieri trasferiscono in dipinti, sculture, musica la suggestione della capitale. Hanno illustri predecessori, ad esempio Ingres e Balthus a Villa Medici. E l'aura di decoro e cultura si riverbera volentieri sui visitatori. Oggi Villa Massimo festeggia con glamour il suo centenario. Una celebrazione ad inviti, ma poi per tutti la mostra dei borsisti, serate dedicate alla letteratura e alla musica, la mostra che accomuna il nostro maestro dell'arte concettuale Giulio Paolini alla fotografa tedesca Candida Höfer (info: 06-44259340). All'Accademia di Francia «Villa aperta» - al pubblico, s'intende - comincia domani con quattro giorni di musica contemporanea, ritmi rock e contaminazioni. Riflettori su artisti come Mustang, Dominique A, Get Well Soon e i francesi Sourya e Nelson. L'estate nei giardini continua l'8, 9 e 10 giugno con una sezione di "Cannes a Roma" e la proiezione di alcuni film della Quinzaine e della Semaine del festival cinematografico francese. Ancora cinema, all'aperto, sul piazzale della Villa, dal 12 al 23 luglio. Una rassegna giunta alla quarta edizione che prevede cinque pellicole di Delphine Seyrig e un omaggio a Claudia Cardinale con altrettanti suoi film. Ancora, dal 20 giugno, arte con il parallelo tra due giganti, il celeberrimo Jean-Auguste-Dominique Ingres e il contemporaneo Ellsworth Kelly, il minimalista americano formatosi in Francia (info: 06-67611).