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Il balletto del deficit

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Danza

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Un passivo di un milione e 234 mila euro alla data del novembre scorso a fronte di entrate previste per il 2010 pari a 136 mila euro; l'accensione di un mutuo decennale di 400 mila euro con il Monte Paschi di Siena. Sono le cifre in rosso della Fondazione dell'Accademia Nazionale di Danza, la nobile istituzione che ha sede a Roma. Arrivano come una staffilata proprio mentre ci si accapiglia per la scure di Tremonti sulla cultura. Un istituto molto particolare, quello dell'Aventino. Come scuola fu fondato nel secolo scorso dalla coreografa ed étoile russa Jia Ruskaja. Nel testamento dispose che i suoi beni fossero destinati a realizzare un villino per ospitare artisti non abbienti e meritevoli. Cosa che avvenne. Ora il villino è sede della Fondazione che gode di un contributo statale di 70 mila euro l'anno. Ma inquietano i fatti esposti in un'interpellanza presentata in Senato mercoledì scorso, a firma di 33 parlamentari, tra i quali Gramazio, Saltamartini, Germontani, Stancanelli. Vogliono vederci chiaro su Fondazione e Accademia - con 90 insegnanti e impiegati nei libri paga del Ministero della Università e della Ricerca - per una presunta serie di «disinvolture» segnalate da Larissa Anisimova, nominata presidente della Fondazione il 12 ottobre 2009 e revocata dal Cda il 22 marzo 2010. È stata lei a recitare il j'accuse contro l'istituzione diretta dal 1996 da Margherita Parrilla, prima ballerina dell'Opera. Ne sono conseguiti un esposto al prefetto e, appunto, l'interpellanza al ministro Gelmini. Che cosa c'è dietro, una «vendetta» della Anisimova o una gestione poco oculata della Fondazione e del vivaio nazionale dei nostri ballerini? Dal documento dei senatori emergono altre stranezze. Per esempio la delibera consiliare del maggio 2008 sul contratto di affitto alla Parrilla di un appartamento nel villino della Fondaazione. «Il presidente del Cda - riferisce il documento dei parlamentari - propone un raddoppio della quota di affitto per un periodo di tempo di 4 anni più 4. Il rapporto di locazione non può più essere considerato eredità della Ruskaja ma diventa di natura privatistica». Risponde a Il Tempo Margherita Parrilla, già anche vice presidente della Fondazione: «È tutta una montatura. Non siamo in deficit, piuttosto vantiamo crediti. Oltre 400 mila uro per lo spettacolo da noi realizzato la scorsa estate per i Mondiali di nuoto, 120 ragazzi che hanno danzato con ripresa in diretta davanti al presidente Napolitano. Altri 700 mila euro devono venirci per il trittico Ballo Sport, Excelsior e Amor in occasione dei festeggiamenti dell'Unità d'Italia. Abbiamo anticipato le somme per coreografi e allestimenti, il primo spettacolo andrà in scena il 21 giugno nel teatro dell'Accademia. Vengano pure a controllare i nostri conti. Trasparenti». Ma perché la Anisimova è stata allontanata? «Perché risultava a capo di un'altra fondazione in Russia, dunque incompatibile con l'incarico in Italia». E l'appartamento che lei ha in affitto nel villino della Fondazione: «Ce ne sono due, uno locato a un coreografo, uno a me, che posso contare su uno stipendio netto di 1800 euro al mese. Del resto l'edificio ospita anche la biblioteca dell'Accademia, alla quale affitta alcune sale per le lezioni teoriche dei nostri 670 allievi». Ma nel sito dell'Accademia è esplicitato anche il quantum dei contratti di collaborazione. Cifre in alcuni casi da capogiro: dal gennaio al maggio 2010 34.730 euro al coreografo Zarko Prebil; da gennaio a febbraio 2010 23 mila euro alla omologa Adriana Borriello. Chi paga?

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