La festa è al Maxxi Arte, dj e balli by night
Estenuati? Per niente. Anzi, la festa potrebbe durare all'infinito. Con lo struscio, le «vasche» dal Macro al Maxxi e viceversa. Mica pagando il biglietto d'ingresso. No, invitati, coccolati, osannati. Col gusto di apparire, di dare l'imprimatur al nuovo spazio architettonico, evento che la Capitale aspettava da dodici anni. Dunque altra festa-inaugurazione in via Guido Reni. Cominciata che il sole era alto, finita nelle tenebre. C'erano molti di quelli che già s'erano appalesati giovedì mattina alla conferenza stampa, e poi erano ripassati giovedì pomeriggio alla festina ma non si sono fatti mancare il gusto di riprovarci alla festona. Già perché ieri era il clou dell'ubriacatura da Maxxi. Cinquemila invitati (ma il raddoppio è stato inevitabile) e gli imbucati non si contavano. Con le dive alla Laura Morante e i registi (Paolo Sorrentino e Matteo Garrone). Con gli artisti, da Francesco Vezzoli a Luigi Ontani. Le belle signore: l'ex modella ben accasata Afef, la politica farfalleggiante Anna Maria Bernini, Flavia Veltroni (accanto al suo Uolter), le riccone Ginevra Elkann e Jacaranda Caracciolo Falk. E gli studiosi, i critici accolti da Pio Baldi: ecco Gino Agnese, ecco Germano Celant. Un'occhiata ai lavori in mostra, un baciamano, un cin cin col Ferrari e un tac tac inseguendo, sul piazzale dell'ex caserma, la musica del dj. Tenera è stata la notte. E la più sensazionale opera esposta, lo scheletrone di De Dominicis, non ha reso inquieto nessuno.