Taranta irrefrenabile

Scatti irrefrenabili, delirio espressivo, ritmica ossessionante nella musica e nella danza ispirate al tarantismo: il che non è proprio una tarantella, nè una cosa molto divertente, anzi. Questa sera alle 20,30 nella Sala Sinopoli al Parco della Musica, ce ne metterà a parte il concerto di chiusura della stagione cameristica dell'Accademia di S.Cecilia, «Danzare col ragno», insolito in verità e molto originale. L'Ensemble musicale Terra d'Otranto fondato e diretto da Doriano Longo, insieme con Brizio Montinaro antropologo e voce recitante in tale performance da lui ideata, eseguirà musica e brani letterari e scientifici sul Tarantismo dal XV al XX secolo. Sì, perchè il fenomeno delle donne (soprattutto loro) morse dalla velenosa tarantola - ossia vittime in pratica di un attacco epilettico - pare che non fosse frutto delle frustrazioni e delle fobìe femminili d'oggi, specificamente nel nostro meridione per lo status costrittivo della donna, ma un fenomeno molto, molto antico. Tant'è che la musica legata a tale realtà ha finito con l'assumere carattere terapeutico e liberatorio, rendendosi così necessaria all'equilibrio sociale. Inutile sottolineare quanto essa, e il fenomeno che la sottende, abbiano dato alla danza, per via del ritmo incalzante, del delirio gestuale, dell'espressività convulsiva, interrotti da larghe piane di tenerezza melodica dagli effetti calmanti: basti ricordare in Italia le «pizziche» (che sono un sinonimo delle danze tarantolate) di Vittorio Biagi e dell'Aterballetto. Ma oggi sarà solo la musica a trionfare, insieme con la lettura di testi di medici, filosofi, studiosi: primo fra tutti Ernesto De Martino, col suo capolavoro «La terra del rimorso» del 1961, che scava nella deformante condizione della donna nel Meridione, specie in Puglia e nel Salento. Né va dimenticato che persino gli uomini potevano divenire vittime del tarantismo - e quindi protagonisti delle danze - per frustrazioni sociali ed economiche. Gli esecutori di questa tradizione musicale popolare questa sera saranno Doriano Longo violino barocco e direttore del gruppo, Luca Tarantino chitarra spagnola, Pierluigi Ostuni tiorba, Emanuele Licci voce e chitarriglia, Anna Cinzia Villani voce e castañuelas, Roberto Chiga tamburi a cornice.