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Golino debutta alla regia

Riccardo Scamarcio e Valeria Golino

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Valeria Golino debutta alla regia con il corto «Armandino e il Madre», prodotto da Pasta Garofalo e BuenaOnda (società fondata dall'attrice con il compagno Riccardo Scamarcio e Viola Pestrieri). Il film, che si vede su www.pastagarofalo.it, sarà il 30 maggio su la 7, alle 20, e fino a settembre al cinema. Ad applaudirla si è dato appuntamento (mercoledì sera) all'Ara Pacis di Roma il gotha del cinema italiano: da Ozpetek a Garrone, Guadagnino, Piccioni, fino a Isabella Ferrari, Valentina Cervi e Maria Sole Tognazzi. Golino, cosa racconta il suo film? «È una storia che ho scritto con Valia Santella, ambientata nel Museo d'arte contemporanea Donna Regina (Madre) di Napoli, che ha per protagonista Armandino (Denis Nikolic), l'ho scovato a Scampia dopo mille provini: lui veste i panni dello scugnizzo napoletano di 6 anni, messaggero d'amore tra il fratello (Gianluca Di Gennaro) e Sara (Esther Garrel, figlia del regista Philippe), neo laureata francese che, dopo aver lavorato nel museo, sta per ripartire. Nel cast c'è anche Iaia Forte». Come è stato lavorare con un produttore come Scamarcio, che per giunta è suo compagno? «Non c'è stato alcun contrasto. Riccardo si è divertito a fare il produttore e credo che per ora non gli interessi fare il regista, un mestiere che invece io adoro: presto vorrei fare anche un lungometraggio e magari dirigere Riccardo. Sul set abbiamo litigato solo un giorno e, quella volta, almeno come regista, ho vinto io». Continuerà a fare l'attrice? «Certo. Sarò fino a luglio sul set della commedia "Un Baiser Papillon", debutto alla regia di Karine Silla Perez, moglie di Vincent, che è nel cast con Cecile De France e Elsa Zylnberstein. Poi, sarò in due film che potrebbero debuttare alla Mostra di Venezia: "Laria" di Jalongo, dove sono l'insegnante in una scuola della periferia romana; e "L'amore buio" di Capuano, dove interpreto una psicologa che, in carcere, incontra dei ragazzini autori di uno stupro». Cosa pensa della polemica governo cinema? «Sono molto amareggiata, ma anche fiduciosa che le cose, prima o poi, cambieranno».

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